Editoriale

I volenterosi, la Meloni e la coerenza

di Adolfo Spezzaferro -


Dopo aver visto fallire gli incontri in Turchia, dove giovedì non c’era solo il vertice di Istanbul ma anche quello di Ankara, ieri è stata la volta dell’Albania. Mentre ad Istanbul russi e ucraini si sono accordati soltanto su un rilascio di prigionieri, a Tirana c’era il vertice dei volenterosi e pure il sesto Vertice della Comunità politica europea, e con l’occasione anche un bilaterale Meloni-Rama. A proposito dei volenterosi – Francia, Germania, Uk, Polonia – insieme ovviamente all’Ucraina, i soliti si sono lamentati dell’assenza della premier italiana. Con molta pazienza la Meloni ha ricordato ciò che ha più volte ribadito: “L’Italia ha da tempo dichiarato di non essere disponibile a mandare truppe in Ucraina. Non avrebbe senso per noi partecipare a dei formati che hanno degli obiettivi sui quali non abbiamo dichiarato la nostra disponibilità. Credo che sia un fatto di chiarezza e di coerenza”. Si può non essere d’accordo con la premier – perché magari si vuole la guerra a oltranza, come Macron e Starmer – ma la coerenza è merce sempre più rara.


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