Attualità

Il bambino sulla scala Lgbt, Valditara deve chiarire

di Angelo Vitale -


Un bambino di 13 anni colpito da una nota a scuola e costretto a salire su una scala addobbata con i colori e i temi Lgbt: questo giornale era stato il primo a sollevare il caso dello studente di Verona, Carlo Giovanardi aveva scritto su L’identità una lettera aperta al ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara. E ora il capogruppo azzurro al Senato Maurizio Gasparri, con un atto depositato a Palazzo Madama, interroga Valditara per sapere se non ritenga di dover disporre un’ispezione per accertare completamente i fatti che – scrive Gasparri – travalicano la questione della mera autonomia scolastica “per sconfinare sul terreno di diritti e principi di libertà garantiti dalla Costituzione”.

Una chiarezza che appare indispensabile, perché il 13enne era stato tacciato di comportamento omofobo per essersi rifiutato di salire quella scala dopo essersi detto contrario alla propaganda di quei temi. E il dirigente scolastico che gli aveva inflitto la nota l’aveva motivata solo con il comportamento “pericoloso” del bambino che si era arrampicato sulla ringhiera pur di non salire quei gradini.

Il 13enne aveva tentato – scriveva Giovanardi a Valditara su L’identità – “di esercitare un diritto che giustamente ritiene tutelato dalla nostra Costituzione”. Obbligato a “una riedizione delle famigerate Forche Caudine, applicate però non ad un esercito sconfitto, ma ad un minore che la scuola ha messo in pericolo, impedendogli di raggiungere il piano superiore per un’altra scala e a non farsi imporre le convinzioni ideologiche del preside”. Una storia che non essere cestinata.


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