Il caso Mimmo Lucano: giustizia è fatta, altroché “modello Riace”
Dopo mesi di resistenza, Mimmo Lucano, l’europarlamentare di Alleanza Verdi e Sinistra, ex campioncino regionale di accoglienza (col trucco), deve lasciare la poltrona a cui si era aggrappato con tutte le forze, quella di sindaco di Riace. Il Tribunale di Locri ha depositato la sentenza che ne decreta la decadenza, applicando la Legge Severino. Si sana così un vulnus democratico: un politico condannato in via definitiva che restava in carica, blindato dalla maggioranza di centrosinistra del Consiglio comunale. Consiglio che lo ricordiamo aveva votato contro la presa d’atto della sua decadenza. Il reato contestato, vogliamo ricordarlo, sconfessa e demolisce il cosiddetto “modello Riace” di inclusione degli immigrati: “L’imputato è stato condannato per avere, quale Sindaco, attestato falsamente di aver effettuato i controlli sui rendiconti propedeutici all’erogazione dei finanziamenti”. Dura lex sed lex: chi viene condannato per reati contro la pubblica amministrazione non può continuare ad amministrare. Giustizia è fatta.
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