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Il “chiodo”, 1.165 treni fermi: Rfi rischia una multa di 2 milioni

I guasti a ripetizione dell'ottobre 2024 per l'ART furono causati dall'inadeguatezza della gestione della crisi da parte della società FS

di Angelo Vitale -


L’Autorità di Regolazione dei Trasporti ha avviato una procedura sanzionatoria nei confronti di Rfi (Gruppo FS) e ha pubblicato una delibera dettagliata in merito ai guasti e disservizi verificatisi nel sistema ferroviario italiano, in particolare riguardo all’incidente del 2 ottobre dell’anno corso che paralizzò il traffico ferroviario in mezza Italia, causando la cancellazione, ritardi e deviazioni di 1.165 treni, di cui oltre la metà soppressi.

Non fu “il chiodo”, il rischio di una multa di 2 milioni

Si titolò di “un chiodo”, di un errore umano, citato pure dal ministro dei Trasporti Matteo Salvini nel batti e ribatti polemico che ne nacque per giorni. Secondo l’Autorità, l’incidente non fu causato solo da un errore umano (un operaio che aveva piantato un chiodo in una canalina con cavi elettrici, provocando il blackout della sala operativa di Roma Termini), ma soprattutto dalla “inadeguatezza delle misure adottate” da Rete Ferroviaria Italiana per prevenire e gestire la crisi.

Rfi inadeguata

Sono state evidenziate: la mancanza di allarmi idonei per segnalare tempestivamente il guasto al personale sulla funzionalità degli impianti, l’assenza di un sistema di allarme per la centralina di alimentazione di bassa tensione, interventi tecnici sul posto che non rilevarono il blocco della logica nella cabina di media e bassa tensione, che avrebbe potuto essere rimosso solo manualmente, il gruppo di continuità (batterie di emergenza) che non segnalò il proprio utilizzo a causa del guasto del sistema di allarme, le carenze nella gestione operativa della crisi, che aggravarono la perturbazione del traffico ferroviario.

L’ART ha quindi avviato un procedimento sanzionatorio contro RFI, che potrebbe portare a una multa pari al 2% del fatturato di mercato relativo al 2024, circa 2 milioni di euro.

In risposta diretta alla delibera dell’Autorità di Regolazione dei Trasporti che ha avviato un procedimento sanzionatorio per i guasti, non risultano al momento repliche, dichiarazioni o comunicati di Rfi.


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