Cultura & Spettacolo

“Il confinato”

di Redazione -


Diario illustrato di Giuseppe Scalarini,

caricaturista che è passato alla storia

 

Tra il materiale documentario raccolto nel tempo e, ora, a disposizione della Fondazione Anna Kuliscioff, è stato ritrovato il libro dei verbali del Consiglio di amministrazione del giornale “Avanti!”, dal 10 luglio 1924 al 24 ottobre 1926, quando la legge del tempo rese inevitabile la sua chiusura, per l’opposizione al regime.

Questi documenti sono pubblicati nel recente volume “Il confinato. Diario illustrato di Giuseppe Scalarini”, (Ed. Fondazione Anna Kuliscioff), con l’introduzione di Ugo Intini, che è stato per molti anni Direttore del giornale.

I verbali raccolti nel volume, pur nei limiti degli argomenti in prevalenza amministrativi – annota nella prefazione Walter Galbusera, Presidente della Fondazione – mettono in luce il “rigore, la dedizione e il coraggio di coloro che reggevano le sorti del giornale”. Firma di spicco della redazione della testata fu Giuseppe Scalarini (1873-1948), tra i maggiori  disegnatori satirici italiani. Nel 1920, Emilio Zanzi nel “Risorgimento grafico” scrisse che Scalarini era “il più politico dei caricaturisti italiani e forse del mondo” e che sarebbe passato alla storia. Il 1° novembre 1896, Scalarini diede vita al settimanale illustrato “Merlin Cocai”. Il 1° maggio 1898, con Ivanoe Bonomi, fondò “La Terra”, il primo giornale dichiaratamente socialista. Fu l’anno in cui una ondata di proteste percorse l’Italia, contro le politiche economiche che penalizzavano le classi popolari, che raggiunse il culmine con la sommossa di Milano, repressa dal generale Bava Beccaris. Scalarini, già vittima nel 1920 delle violente “attenzioni” delle squadre fasciste, nel novembre 1926, fu nuovamente picchiato delle camicie nere. L’aggressione gli causò la frattura della mandibola (esito che portò con sé per tutta la vita). Appena uscito dall’ospedale, dove era stato ricoverato, fu arrestato e inviato al confino (a Lampedusa, poi a Ustica). Con il proscioglimento, arrivato nel 1929, Scalarini tornò a casa, alla ricerca di un lavoro e dedicandosi alla letteratura per l’infanzia. Il 15 luglio 1940 fu nuovamente arrestato e confinato in Abruzzo (prima a Istonio, in provincia di Chieti, poi a Bucchianico). L’internamento fu revocato alla fine del 1940; fece ritorno in famiglia a Milano, sottoposto però a sorveglianza speciale. Nel 1943 riuscì per caso a sfuggire all’arresto da parte della polizia della Repubblica di Salò. Finita la guerra, Scalarini riprese il suo lavoro per  il giornale, ma non più con la regolarità di un tempo. Restano le sue migliaia di disegni (una parte è stata raccolta e ordinata in volume). Non fu soltanto disegnatore politico e satirico, ma anche un illustratore di libri per l’infanzia. Nel 1980 il libro “Le avventure di Miglio” uscì per i tipi di Bompiani, per la prima volta con la sua firma. Il libro, per bambini, scritto e illustrato proprio da Scalarini, fu pubblicato nel 1933 dall’editore Vallardi, con il nome della figlia Virginia.

red)


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