Salute

Il digitale per la gestione sanitaria dei cittadini in Trentino

di Giovanni Mauro -


Accesso e gestione semplice di tutti i servizi di prenotazione e consultazione, televisita e prevenzione: in Trentino sono già il nuovo standard per mezzo milione di cittadini, migliaia di dipendenti, centinaia di medici e decine di RSA e ospedali. Un modello di gestione efficiente, replicabile per la telemedicina. Esempio per il management sanitario dalla collaborazione tra PA, mondo della ricerca e industria.

Fin dal novembre scorso, proprio nei giorni in cui veniva varato l’accesso per i cittadini all’importante progetto dell’Anagrafe della Popolazione residente (Anpr), anche sul fronte dei servizi sanitari si registravano novità importanti nel solco della digitalizzazione dei servizi e del Paese.

Progetti che, nati localmente, grazie a modelli architetturali e di sviluppo basati su piattaforme in linea con le logiche di riuso, possono potenzialmente raggiungere tutta la popolazione e diventare procedura di gestione per la sanità.

Dedagroup Public Services, che fa capo alla spa Dedagroup  e già affianca enti centrali e locali e aziende di pubblico servizio nel loro processo di digitalizzazione, grazie al suo know-how nel Digital Health, è stata scelta alla fine del 2021 quale partner tecnologico da TrentinoSalute 4.0 – centro di competenza sulla sanità digitale che vede la collaborazione tra la Provincia Autonoma di Trento, l’APSS di Trento e Fondazione Bruno Kessler (FBK) – nel processo di sviluppo di TreC+ (Cartella Clinica del Cittadino).

Dal 2016, la piattaforma consente ai cittadini del territorio di fruire dei servizi online del sistema sanitario. Ora TreC diventa TreC+ e si presenta in una nuova e potenziata versione, frutto di un approccio di collaborazione e co-innovazione tra i partner, anche sulla scorta dell’esperienza e accelerazione alla digitalizzazione determinata dalla pandemia.

Obiettivo affidato a Dedagroup Public Services è portare la piattaforma sul cloud e sviluppare e conferire unitarietà e uniformità al canale digitale sia nell’applicazione mobile che sul sito web, per supportare tutti i nuovi servizi con una esperienza d’uso semplice, immediata e, per questo, inclusiva.

Possibilità di eseguire prenotazioni dal proprio smartphone o computer; reminder dell’appuntamento; interazione diretta con i medici di riferimento tramite videochat e chat bidirezionali medico-paziente; accesso ai propri referti, ricette e prescrizioni; possibilità di conoscere in tempo reale la situazione dei pronto soccorso; esecuzione dei pagamenti delle prestazioni online; gestione dei dati del proprio profilo sanitario: sono questi alcuni dei principali nuovi servizi della piattaforma. Funzionalità indispensabili non solo per fronteggiare le importanti criticità emerse con l’emergenza Covid-19 ma soprattutto per rendere il servizio sanitario più accessibile, avanzato e digitalizzato.

La soluzione proposta da Dedagroup Public Service basa lo sviluppo dell’ecosistema TreC+ su tecnologie Open Source con un modello architetturale aperto che permette di connettere strumenti e soluzioni proprietarie mantenendo al centro del sistema il dato sanitario, rigorosamente custodito nel perimetro dell’Ente e sotto il controllo pubblico a garanzia della sicurezza, protezione e piena disponibilità delle informazioni per il cittadino. Per lo sviluppo del progetto, Dedagroup Public Services si è avvalsa anche delle competenze allargate del Gruppo, in particolare quelle di Deda Cloud per l’implementazione delle funzionalità di televisita.

TreC+, oltre ad aver generato una immediata efficienza in termini di qualità e tempestività dell’assistenza sanitaria e in termini di costi, per le sue caratteristiche ha anche il grande valore di essere un sistema riutilizzabile anche in altri contesti sanitari, integrabile con i sistemi gestionali in uso presso altre aziende sanitarie regionali (CUP, FSE, Pagamenti, sistemi di telemonitoraggio esistenti) garantendo così l’attivazione di un servizio di televisita esteso a tutta la popolazione.

L’eccellenza della soluzione – rivolta già a oltre 500mila cittadini trentini, oltre che, in alcune sue parti di libero accesso, agli oltre 30 milioni di turisti che mediamente popolano la provincia – è già dimostrata in concreto dal riscontro positivo di chi accede regolarmente ai servizi, interagendo col sistema sanitario.

Allo stesso modo, anche il riuso del sistema ha già dimostrato la sua efficacia nell’esperienza dell’Ospedale Fatebenefratelli-Isola Tiberina di Roma, che lo ha utilizzato per sviluppare il proprio nuovo sistema di sanità digitale “MuM Up”: una piattaforma che fornisce alle donne un canale digitale per ricevere assistenza ed essere seguite anche a distanza dagli esperti, da computer o tramite smartphone, nel corso della gravidanza.

Sono inoltre stati firmati accordi per il riuso della piattaforma anche con le Regioni Emilia-Romagna ed Umbria, l’IRCCS Istituto Scientifico Romagnolo per lo Studio e la Cura dei Tumori (Forlì), l’Ospedale Mauriziano e l’Asl 3 (Torino), la AUSL di Bologna, mentre altre aziende sanitarie hanno evidenziato concrete manifestazioni d’interesse alla innovazione gestionale.


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