Il “giorno dei dazi” alla Ue che non c’è, nuove strilla di Trump
Non c'è una lista delle merci Ue pubblicata, nella notte una nuova raffica di ordini esecutivi dalla Casa Bianca
Primo agosto, il “giorno dei dazi” Usa per il 15% nei confronti dell’Ue è come se non ci fosse, senza una lista delle merci pubblicata. La vera scadenza per l’entrata in vigore è stata posticipata e scatterà verosimilmente il 7 agosto, Donald Trump ha firmato un ordine esecutivo che conferma i dazi al 15% per l’Ue, ma ha stabilito che le nuove tariffe entreranno in vigore dal 7 agosto, cioè sei giorni dopo la data inizialmente prevista. Anche se alcuni si spingono ad ipotizzare che ciò non potrebbe accadere prima di fine mese.
Dazi, la proroga e un mezzo caos
Questa proroga risetto al 1 agosto è stata interpretata come un possibile segnale di apertura verso negoziati last minute e consentirebbe una finestra temporale in più per definire gli accordi e le liste dettagliate dei prodotti soggetti ai dazi.
L’impatto sul Pil, negli Usa più alto
Ad aumentare le incertezze, alcune analisi indicano che l’impatto dei dazi Usa del 15% sulle esportazioni UE avrà un effetto relativamente contenuto sul Pil dell’Unione Europea, con stime che parlano di una riduzione di circa lo 0,1-0,3% nel complesso dell’Eurozona, e cifre simili o lievemente superiori (intorno allo 0,5%) per economie più esposte come Italia e Germania. Mentre altre stime indicano un possibile calo massimo cumulato dello 0,5% del Pil italiano nel 2026, seguito da un graduale recupero.
Per quanto riguarda l’impatto sugli Stati Uniti, altre valutazioni suggeriscono che la misura dei dazi influisca intorno allo 0,8% del loro Pil. Questo perché i dazi aumentano i costi per i consumatori e le imprese Usa che importano prodotti europei, ma con effetti mitigati grazie agli accordi e alle esenzioni concordate.
Altre strilla, altri dazi
Intanto, Trump continua a “strillare” nuove misure. Nella notte ha firmato un ordine esecutivo che introduce nuove misure commerciali e aumenta i dazi verso diversi Paesi. In particolare, verso il Canada i cui prodotti entreranno negli Usa sottoposti al 35%. Un aumento motivato da quella che la Casa Bianca definisce “continua inazione e rappresaglie” del governo canadese, aggravata dalla recente disponibilità del Canada a riconoscere lo Stato di Palestina.
Le tariffe al 35% entreranno in vigore oggi, con un’aliquota al 40% per merci che cercano di eludere le tariffe. Tuttavia, i prodotti conformi all’accordo commerciale Usa-Messico-Canada non saranno soggetti a queste nuove tariffe.
Trump ha imposto nuove tariffe che vanno dal 10% al 41% su decine di Paesi, con dazi massimi al 41% contro la Siria. Queste nuove tariffe non entreranno in vigore immediatamente, ma dal 7 agosto.
Torna alle notizie in home