Esteri

Il Governo dello Zimbabwe coinvolto nella mafia dell’oro

di Martina Melli -


Uebert Angel, inviato presidenziale e ambasciatore per lo Zimbabwe in Europa e nelle Americhe, è uno dei protagonisti dello scandalo del contrabbando d’oro e del riciclaggio di denaro sporco nell’ex colonia britannica.
In un’inchiesta video di “I”, l’unità investigativa di Al Jazeera, si vede Angel vantarsi di poter spostare facilmente 1,2 miliardi di dollari, grazie alla sua immunità diplomatica.
La serie documentaria in 4 parti, dal titolo “The Gold Mafia”, ha rivelato come enormi quantità di oro vengano clandestinamente contrabbandate ogni mese dallo Zimbabwe a Dubai, negli Emirati Arabi Uniti, favorendo il riciclaggio di denaro attraverso un’intricata rete di società di comodo, fatture false e funzionari corrotti. Angel, uno dei diplomatici di più alto rango del Paese ( nonché pastore evangelico), è stato nominato personalmente dal Presidente Emmerson Mnangagwa nel 2021, e incaricato di attrarre investimenti stranieri.
“Abbiamo un uomo di Dio che lavora per noi. È il mio primo ambasciatore itinerante incaricato di promuovere il marchio Zimbabwe”, disse in quell’occasione il Presidente.
Il compito di Angel dunque è trovare soldi. Gente che porti denaro contante nell’ex Rhodesia massacrata dall’iperinflazione e dalle sanzioni internazionali.
Come ha rivelato I-Unit, il governo dello Zimbabwe userebbe bande di contrabbandieri per vendere oro per centinaia di milioni di dollari, aggirando alcune delle conseguenze delle dure sanzioni occidentali imposte al Paese per violazioni dei diritti umani.
Angel ha dichiarato di essere in grado di usare il suo status diplomatico per contrabbandare oro in contanti, con l’aiuto di Henrietta Rushwaya, nipote di Mnangagwa e presidente dell’associazione mineraria dello Zimbabwe.
Durante una telefonata registrata dalle telecamere, Rushwaya ha spiegato lo schema: i riciclatori parcheggiano 10 milioni di dollari di denaro sporco nella raffineria d’oro del governo, la Fidelity Gold Refinery, una filiale della banca centrale dello Zimbabwe.
Di questi, 5 milioni di dollari rimangono in riserva da Fidelity per tutta la durata dell’operazione, mentre il resto viene utilizzato ogni settimana per acquistare oro, che può poi essere venduto a Dubai in cambio di denaro pulito.
Il governo dello Zimbabwe ha bisogno di dollari statunitensi perché la valuta locale non ha alcun valore nel commercio internazionale a seguito di un’iperinflazione sostenuta per molti anni.
“L’oro, la più grande esportazione del Paese, è un buon modo per guadagnare dollari. Ma sebbene il commercio dell’oro in sé non sia vietato, le ulteriori sanzioni di controllo imposte ai funzionari dello Zimbabwe soffocano la capacità del governo di effettuare transazioni direttamente nel sistema finanziario internazionale, specialmente in dollari”, ha affermato Karen Greenaway, un ex agente del Federal Bureau of Investigation (FBI) degli Stati Uniti che tiene traccia dei flussi di denaro illeciti.
“Quindi devi trovare altri modi per farlo”, ha detto ad Al Jazeera.
“Spostare il denaro all’estero, lavarlo e poi riportarlo indietro, è una tecnica di riciclaggio di denaro molto comune”, ha commentato l’esperto di riciclaggio di denaro Paul Holden. “Quello che non ho mai visto è l’uso dell’oro, una tecnica piuttosto interessante”.
Dopo la pubblicazione dei documentari di Al Jazeera, una grande indignazione è scoppiata nell’opinione pubblica dello Zimbabwe: sui social, sulla stampa, per le strade.
Al momento, sono in corso diverse indagini: la Commissione anti-corruzione del Paese sta monitorando da vicino lo scandalo del contrabbando di oro e la cerchia ristretta di Mnangagwa.

Tutte le istituzioni coinvolte hanno negato e respinto le accuse. Angel si è detto vittima di una grande opera di infangamento e diffamazione.

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