Attualità

Il grido dell’Italia

di Giovanni Vasso -


Il prezzo del gas vola alle stelle, gli italiani si riscaldano facendo falò delle bollette. La protesta invade le piazze, da Torino a Palermo, da Nord a Sud. È iniziato nel fine settimana, proseguirà nei prossimi giorni. La situazione si fa sempre più incandescente e, se è vero che ci attende il grande freddo, è altrettanto giusto temere un autunno caldissimo per le proteste di utenti, cittadini e comitati. Ieri è stata la volta delle manifestazioni indette dall’Unione sindacale di base.

A Torino, nei pressi di uno store Eni in viale Regina Margherita, si sono ritrovate decine di persone. Sabato scorso, davanti alla sede dell’Iren, avevano già protestato gli esponenti del comitato dei “teleriscaldati” (circa duecento persone) che, dopo aver indetto un mese di sciopero nel pagamento delle bollette, avevano chiesto a gran voce la riduzione delle tariffe. Anche a Bologna i manifestanti si sono dati appuntamento davanti alla sede di Hera, sabato invece s’erano incontrati al negozio Eni, in via Ugo Bassi. Nel capoluogo emiliano la protesta va avanti da giorni, scandita dal crepitio delle fiamme che ardono le bollette. A Milano, la protesta nel pomeriggio in corso Buenos Aires.
Nel mirino del sigle che sono scese in piazza per la protesta, però, ci sono stati anche gli azionisti dell’Eni. Cosi come è accaduto altrove, come a Napoli e a Roma, dove la protesta è andata in scena davanti alla sede di Cassa Depositi e Prestiti mentre a Cagliari le manifestazioni si sono svolte sotto la sede dell’Enel e dell’Inps. Intanto l’Usb ha reso noto di aver intenzione di intraprendere, insieme alla via della piazza, anche la strada del tribunale. Il sindacato avrebbe, infatti, presentato una serie di esposti indirizzati a diverse procure italiane, tra cui quelle di Roma e di Cagliari. In quei documenti, l’Usb chiede conto e ragione dei rincari e di stabilire se ci siano state delle speculazioni ed eventualmente di scoprirne i presunti responsabili. Chiedono, inoltre, di requisire gli extraprofitti delle aziende energetiche.

A Palermo sono scesi in campo anche gli studenti. Che hanno protestato contro gli aumenti che lederebbe il diritto allo studio, specialmente dei fuorisede. I costi delle bollette, ormai altissimi, in questo caso fanno il paio con gli affitti che sarebbero schizzati alle stelle. Come ha denunciato in un’indagine la Uil, il costo dei canoni di locazione – specialmente nelle aree metropolitane – ormai sarebbe fuori controllo. Secondo i dati pubblicati dall’Unione italiana del lavoro “per quanto riguarda la proporzione tra affitto e reddito a Roma il canone medio impatta per circa il 52,4% sul budget familiare, mentre a Milano scende di poco sopra il 50% per toccare a Bologna il 34,3%, a Firenze il 33,7%. Ad agosto peraltro l’aumento consolidato è stato dell’8,1%: pertanto su affitto medio si 538 euro mensili si prospetta un aumento di 32,70 euro mese ovvero di 392 euro anno”. Così l’Uil apre un nuovo fronte caldo.

Intanto anche la Cgil, che nelle scorse ore col segretario Nicola Landini aveva chiesto di “rateizzare le bollette anche per tempi molto lunghi”, annuncia la mobilitazione. Sabato prossimo a Roma il sindacato sarà in corteo, da piazza della Repubblica fino a piazza del Popolo.


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