Lavoro

Il lavoro italiano nel mondo va tutelato sempre

di Roberto Falleri -


Riflessioni per del summit con Putin. Presa di posizione di Fabio Desideri (Work in the World)

“Il summit tenutosi tra alcune imprese italiane ed il premier russo, Vladimir PUTIN, ha indubbiamente originato molte polemiche e tanti distinguo che certamente non fanno bene al lavoro delle imprese italiane nel mondo; ha dichiarato Fabio Desideri Ceo dell’incubatore di imprese italiane WORK in the WORLD” . “Emerge ancora una volta lo scarso coordinamento e l’inesistente sinergia del “Sistema Italia”, nonché dei ministri competenti: Giorgetti, Di Maio, e Orlando – ha aggiunto Desideri – con le esigenze vere e concrete del lavoro italiano; condizione questa che proietta un forte dubbio sulla reale capacità di gestire e portare a buon fine la fase di attuazione nei territori del P.N.R.R.” . Questa situazione – di cui i mercati purtroppo hanno già preso atto – unitamente agli ultimi dati Istat, relativi al settore, sono la triste e scontata conferma di un quadro che preoccupa molto l’economia mondiale, nonostante “ ombrello protettore” Mario Draghi. “Proprio a proposito del nostro attuale Presidente del Consiglio – ha sottolineato il Ceo di WORK in the World, Fabio Desideri – le ‘tarantelle parlamentari’ dei vari: Salvini, Letta, Meloni, Conte, Tajani e Renzi, nonché gli egoismi personali dei tanti peones in cerca di autore, presenti in parlamento, nello svolgersi delle votazioni per l’elezione del nuovo Presidente della Repubblica , ed anche in vista delle prossime elezioni politiche, non fanno che aumentare – nel complesso – la percezione di incapacità della politica italiana, rispetto alle questioni nazionali ed internazionali, cui un indebolimento della figura di Mario Draghinon può certo giovare” . Penso sia ora di smettere – ha concluso Desideri – di tirare Draghi per la giacchetta utilizzandolo invece per dare una stabilità più duratura possibile alla nostra Italia.


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