Attualità

Il lusso dello sci per le famiglie italiane

di Angela Arena -


La chiusura delle scuole prevista in gran parte d’Italia per il prossimo sabato 9 dicembre fa presagire che la festa dell’Immacolata Concezione sarà l’occasione per molti di staccare la spina e concedersi un weekend fuori porta. Oltre all’avvio della scintillante stagione natalizia che, con i suoi festosi mercatini si prepara ad invadere borghi e piazze del Belpaese, l’8 dicembre segna anche l’inizio della stagione sciistica nelle località montane, che anche grazie alle abbondanti nevicate dei giorni scorsi, è stata anticipata al 18 novembre sul ghiacciaio Presena, nel comprensorio Ponte di Legno-Tonale a cavallo e a Madonna di Campiglio.

Bisognerà, invece, attendere i primi giorni di dicembre per l’apertura ufficiale dei maggiori impianti di risalita tra cui il comprensorio Folgarida-Marilleva in val di Sole, le piste di Pinzolo in val Rendena, quelle di Bormio nel Parco Nazionale dello Stelvio, nonché, quelle di Livigno, e gli impianti del Monte Rosa. Località rinomate e meta di tutti gli amanti dello sci alpino, che, nonostante i rincari, non intendono rinunciare alla propria passione, generando un business che, secondo quanto rivelato da Skipass panorama turismo lo scorso anno ha sfiorato i 22 miliardi, nonostante il costo rilevante degli ingressi alle piste dato dall’aumento delle bollette energetiche dovuto al conflitto ucraino.

Dati che, qualora il trend sarà analogo a quello dello scorso inverno, sono destinati a salire nel corso di questa stagione del 3,7%, come segnala il citato report, secondo cui, nonostante il caro voli, vi sarebbe un incremento di prenotazioni anticipate dall’estero, soprattutto per quanto riguarda Regno Unito, Polonia, Benelux, Repubblica Ceca, Svezia, Slovacchia e Danimarca. In particolare crescerà la richiesta di ospitalità e servizi, con una spesa pro capite totale che potrebbe superare i 520 euro al giorno, che salirebbero a più di 855 euro nei fine settimana.

Senza ombra di dubbio i rincari più importanti, ad eccezione del comprensorio Monterosa, dove il ticket è calato di oltre il 3%, riguarderanno, come rileva Altroconsumo, il costo degli skipass che aumenteranno del 19%: il dato più alto in Italia si registra nel comprensorio Dolomiti Superski, dove serviranno 80 euro per lo skipass giornaliero, 6 in più rispetto all’anno scorso che diventano 13 se il confronto è con il 2021. Sebbene siano previste tariffe ridotte per over 65, under 18, 14 e bambini, appare evidente che il rincaro dei prezzi per trascorrere una vacanza sulla neve stride con la situazione economica in cui versa attualmente una famiglia media italiana.


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