Politica

Il ministro abusivo

di Adolfo Spezzaferro -


Con le operazioni di soccorso ancora in atto dopo la tragedia di Ischia, con otto persone morte sotto una colata di fango, le parole inopportune del ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin sui sindaci che andrebbero arrestati scatenano un putiferio fuori e dentro la maggioranza.
E a dire che pochi giorni fa la premier Giorgia Meloni aveva incassato una standing ovation all’assemblea dell’Anci a Bergamo quando aveva promesso di voler cambiare la legge sull’abuso d’ufficio. Ora, dopo l’improvvida uscita di Pichetto Fratin, sindaci e governo sono ai ferri corti. Lo scontro è sull’abusivismo edilizio nell’isola campana e la mancanza di controlli efficaci. “In galera il sindaco e chi lascia costruire”, dice il titolare dell’Ambiente. “Un amministratore oggi – aveva detto Meloni all’assemblea Anci – non sa se il suo comportamento domani verrà giudicato come criminoso.
La statistica è drammatica: il 93% delle contestazioni di abuso d’ufficio si risolve con assoluzioni o archiviazioni. Non possiamo arrenderci perché la paura della firma inchioda una nazione che invece ha un bisogno disperato di correre e di liberare le sue energie”, aveva sottolineato la premier.
Il commento dell’esponente di FI a capo del dicastero dell’Ambiente manda su tutte le furie il presidente Anci e sindaco di Bari Antonio Decaro: “È di una volgarità inaccettabile e denota una grave ignoranza dell’argomento”. Mentre nella maggioranza è evidente l’imbarazzo, con il ministro per gli Affari europei e il Pnrr Raffaele Fitto che nicchia dicendo che non ha sentito le parole del collega all’Ambiente, il dem Decaro va all’attacco: “Liquidare la questione scaricando tutta la responsabilità sui sindaci, addirittura auspicando che vengano messi in galera, è l’opposto di quello che un rappresentante delle istituzioni dovrebbe fare: ora dal ministro aspettiamo delle scuse verso i sindaci italiani”. Il numero uno dell’Anci spiega che “da anni, in tutti gli incontri e in tutte le occasioni, sosteniamo con forza la necessità di varare un piano straordinario per la manutenzione del territorio, nell’interesse esclusivo e primario dei nostri concittadini”.
Il ministro della Protezione civile e del mare Nello Musumeci intanto prova a difendere Pichetto: “Può capitare a tutti di essere fraintesi”. Di tutt’altro tenore il commento del vicepremier e ministro dei Trasporti e delle infrastrutture Matteo Salvini, che difende i sindaci. “C’è qualcuno che vorrebbe arrestare i sindaci, mentre io li vorrei proteggere e liberare dalla burocrazia”, afferma il leader della Lega.
Se andiamo a vedere qualche altra uscita infelice del neoministro, alla sua prima uscita pubblica in Ue, il forzista, che peraltro non è proprio un esperto di tematiche ambientali, ha esordito con una gaffe, facendo confusione sui temi da discutere con i suoi nuovi colleghi europei. “A seguito del Consiglio d’Europa di qualche giorno fa, in cui stato raggiunto un accordo tra i ministri…”, esordisce Pichetto Fratin.
Il vertice a cui fa riferimento, però, non è affatto il Consiglio d’Europa – organizzazione internazionale fondata nel 1949 per evitare un ritorno della guerra – ma il Consiglio europeo, il vertice che riunisce i leader dei 27 Paesi Ue per definire l’agenda politica dell’Unione. “Uno degli obiettivi – prosegue il forzistaù – è superare l’attuale sistema del Tte”. Anche in questo caso, però, Pichetto Fratin fa confusione. L’acronimo a cui si riferisce è il Ttf, che sta per Title Transfer Facility e indica il mercato all’ingrosso del gas naturale – con sede a Amsterdam – che rappresenta il principale riferimento sui prezzi del metano per l’Italia e il resto dei Paesi europei.
Sempre a Bruxelles, il gaffeur ne ha fatta un’altra, immortalata da un video virale sui social. Fraintendendo una domanda formulata da un giornalista olandese in inglese, durante l’incontro con la stampa al termine del Consiglio europeo straordinario sull’energia. “Pensa che sarà possibile trovare un compromesso (sul price cap, ndr)?”. Compromesso, in inglese “compromise”, che Pichetto Fratin deve aver interpretato come “ompliments”, tanto da rispondere un po’ perplesso: “Complimenti… eh, insomma. Dopo qualche istante di imbarazzo è intervenuto un giornalista italiano che, riformulando la stessa domanda, ha permesso al ministro di rispondere correttamente. Per carità, se si pensa a “First reaction, shock” di Matteo Renzi, non possiamo dire che i problemi con le lingue straniere siano un ostacolo – il leader di Iv è diventato un oratore in lingua inglese, ormai.


Torna alle notizie in home