Cultura & Spettacolo

Il mondo digitale incontra l’arte: a Napoli “Van Gogh: the Immersive Experience”

di Redazione -


di ANGELA ARENA

In occasione dei 170 anni dalla nascita del geniale e tormentato artista olandese, fino alla
fine di luglio, sarà possibile visitare la grande mostra internazionale “Van Gogh: the
Immersive Experience”, presso la restaurata Chiesa seicentesca di San Potito, ubicata sulla
collina della Costigliola a Napoli. In realtà la mostra è presente nel capoluogo partenopeo già dal 2 gennaio dell’anno in corso e sarebbe dovuta terminare lo scorso 30 aprile, tuttavia, in considerazione dell’incredibile successo che sta riscuotendo, gli organizzatori hanno deciso di prorogarla fino al 30 di luglio.

Tantissime le opere rappresentate o meglio ‘proiettate’ in oltre mille metri quadri di
ambiente attraverso un sapiente gioco di luci soffuse, tra cui la famosissima “Notte stellata
sul Rodano” che fa da copertina all’evento, “Camera da letto”, “Arles”, che potranno essere
ammirate comodamente seduti su una sdraio, ovvero, in una stanza completamente immersiva. Un vero e proprio spettacolo digitale di suoni e luci che avvolge lo spettatore a 360°: ben 60 proiettori animano pavimento e pareti circostanti consentendo ai visitatori di ‘entrare nei quadri’.

La singolare mostra, invita gli ospiti a guardare un documentario di 5 minuti fornendo
informazioni sulle tecniche utilizzate dal grande artista olandese attraverso svariati pannelli informativi sulla vita e sul lavoro dell’artista, prevedendo anche uno spazio dedicato ai più piccoli: “Colora e pubblica”. In quest’area, i più piccoli, ma non solo, potranno cimentarsi creando opere ispirate all’artista. L’iter si conclude con l’esperienza della realtà virtuale (VR): attraverso un visore, ai visitatori sarà consentito di vivere un giorno della vita di Van Gogh. Si tratta di un percorso sensoriale unico ed innovativo che combina arte digitale,
informazioni didattiche e realtà virtuale, un trend che sta riscuotendo un notevole successo, perché consente di rivisitare l’arte senza modificarla.

L’esposizione itinerante di Exhibition Hub, società di Bruxelles specializzata nella progettazione e produzione di mostre immersive giunge, infatti, nella città partenopea
completamente rinnovata secondo i più attuali aggiornamenti tecnologici nel campo delle
mostre immersive, dopo aver attraversato Belgio, Cina, Israele, Inghilterra, Stati Uniti,
coinvogendo circa 5.000.000 di visitatori. In particolare, le mostre multimediali immersive sono un format di esposizione museale sempre più popolare che si basa sulla sostituzione del manufatto artistico con la sua immagine digitale, manipolata e resa fruibile attraverso molteplici tecnologie di carattere percettivo e partecipativo, come il video mapping e le sue svariate declinazioni. Tuttavia, questo tipo di “spettacolarizzazione dell’arte” è molto criticato dai puristi che individuano nella stessa uno strumento di massimizzazione dei profitti a monte di un abbattimento dei costi che, peraltro, annullerebbe l’aura della stessa opera d’arte.
Nonostante le critiche queste mostre sensoriali si stanno invece rivelando un’occasione per
avvicinare il mondo digitale con la storia dell’arte, attraverso un aspetto educativo ed al
contempo ludico che coinvolge lo spettatore facendogli assumere un ruolo attivo nella
fruizione delle opere: un percorso incentrato sullo spettatore e non più sull’oggetto/opera
d’arte.


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