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Esteri

Il percorso nucleare delle due Coree sotto lo sguardo degli Usa. La Russia osserva

Grandi manovre e messaggi minacciosi

di Ernesto Ferrante -


Gli Stati Uniti seguono da vicino le mosse delle due Coree. Il ministro della Difesa sudcoreano, Ahn Gyu-back, ritiene “ragionevole” costruire un sottomarino a propulsione nucleare. La mossa era stata anticipata dall’annuncio del presidente degli Stati Uniti Donald Trump, che aveva fornito anche dei dettagli importanti sul luogo di fabbricazione, in seguito agli accordi raggiunti nell’incontro con il presidente sudcoreano Lee Jae Myung.

Le mosse della Corea del Sud con il supporto Usa

Won Chong-dae, alto funzionario del ministero della Difesa, ha detto che è “fattibile costruire un sottomarino a propulsione nucleare con la nostra tecnologia”. Il cantiere navale si trova a Filadelfia, negli Stati Uniti, ed è gestito dalla sudcoreana Hanwha Ocean dallo scorso anno. Seul punta a diventare sempre più autosufficiente sul fronte della difesa. Il presidente Lee ha osservato che con l’accrescimento delle capacità militari del suo Paese, “anche l’onere della difesa americana nell’Indo-Pacifico sarà ridotto”.

I test atomici della Corea del Nord

Dei movimenti si registrano anche sull’altro versante. I servizi d’intelligence sudcoreani sostengono che la Corea del Nord sia pronta pronta a condurre un nuovo test nucleare. A riferirlo, durante una commissione parlamentare d’intelligence, sono stati i deputati Park Sun Won, del Partito Democratico, e Lee Song Kweun, del Partito del Potere Popolare. Stando alle agenzie di sicurezza nazionali, Pyongyang potrebbe effettuare l’operazione “in breve tempo”, utilizzando uno dei tunnel del sito di Punggye Ri, sede dell’ultima “esplosione” nel 2017.

Le informazioni raccolte indicano che si stanno costruendo nuove strutture per la produzione di testate nucleari e, con l’assistenza della Russia, si lavora al lancio di un satellite spia di ultima generazione, capace di fornire immagini ad alta risoluzione.

Pyongyang contro Washington

Il ministro della Difesa della Corea del Nord, No Kwang Chol, ha definito “sfacciati” gli Stati Uniti per “mosse militari finalizzate a minacciare la sicurezza di Pyongyang” e condannato i colloqui sulla sicurezza tra Washington e Seul, così come il dispiegamento di una portaerei americana nel porto di Busan in Corea del Sud. “Compiremo azioni più offensive contro la minaccia nemica”, ha avvertito il ministro citato dalla Korean Central News Agency (Kcna). Gli Usa, ha proseguito, stanno “intenzionalmente intensificando le tensioni politiche e militari nella regione”.

La reazione della Corea del Nord e la legittimazione della Russia

Il Comando congiunto delle forze armate sudcoreane ha comunicato che la Corea del Nord ha lanciato un missile balistico non identificato verso il Mar del Giappone. Secondo gli analisti, la prova muscolare è una prima reazione al piano sudcroeano di costruire una delle navi a propulsione atomica. Il missile è caduto in mare al di fuori delle acque giapponesi e non sono stati segnalati danni o feriti.

Il Cremlino ha difeso il “legittimo diritto” del suo alleato a testare le proprie armi. “Rispettiamo il legittimo diritto dei nostri amici nella Corea del Nord di garantire la propria sicurezza e di adottare misure a tal fine”, ha affermato il portavoce presidenziale, Dmitry Peskov, durante un briefing con la stampa.


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