“Troppe vittime civili a Gaza”, si apre l’indagine
“Shield and Arrow” (scudo e freccia) è una campagna di attacco aereo israeliano a sorpresa contro la Jihad islamica, la seconda più grande organizzazione militante nella Striscia di Gaza bloccata dopo Hamas. Il tempismo e la ferocia di Shield and Arrow alcuni gruppi per i diritti israeliani hanno chiesto alla corte suprema israeliana di avviare indagini indipendenti sulle vittime civili, in base a una sentenza esistente ma mai applicata, sull’uso delle uccisioni mirate.
Le uccisioni mirate sono un tipo di operazione israeliana sempre più comune. I funzionari delle forze di difesa israeliane (IDF) affermano che le innovazioni tecnologiche e l’intelligenza artificiale consentono alle cellule di attacco che lavorano insieme a droni e jet di individuare esattamente quali persone ed edifici dovrebbero essere presi di mira. Tuttavia, per la popolazione intrappolata nella minuscola striscia di 2,2 milioni di persone, queste operazioni a sorpresa sono una grave minaccia: chiunque si trovi in prossimità di un target (abitazioni comprese) spesso ci rimette la vita.
I gruppi per i diritti umani palestinesi e israeliani sostengono che le valutazioni di Israele su quante vittime civili siano effettivamente “accettabili” durante ciascun attacco aereo stanno cambiando. Malgrado una sentenza della corte suprema israeliana del 2006 consenta le uccisioni mirate solo a determinate condizioni, tra cui evitare il più possibile la morte di civili, durante Scudo e Freccia il linguaggio usato dal governo e dall’IDF è cambiato notevolmente, e alcuni danni collaterali sono diventati “necessari”.
Inoltre, i membri di estrema destra del nuovo governo israeliano non solo si battono per ottenere una “posizione più dura” nei confronti dei palestinesi, ma stanno anche cercando di arginare i poteri della corte suprema, che svolge ancora un importante ruolo di controllo. Il capo di stato maggiore dell’IDF, Herzl Halevi, ha affermato che l’aviazione ha svolto “un’azione accurata che ha danneggiato obiettivi terroristici riducendo al minimo i danni alle parti non coinvolte”. L’IDF sostiene che Shield and Arrow sia stata una risposta proporzionata contro la violenza proveniente dalla Striscia, e gli omicidi sono stati rinviati due volte per “garantire condizioni adeguate e ridurre al minimo le vittime civili”. Tuttavia, siccome la sentenza della corte suprema sugli omicidi mirati non è ancora stata applicata, il Comitato pubblico contro la tortura Israele (PCATI) e Yesh Gvul – una ONG che svolge un ruolo di controllo sull’esercito israeliano – hanno recentemente lanciato una petizione chiedendo al procuratore generale di Israele di istituire un’indagine indipendente sui danni ai carico dei civili a Gaza.
Torna alle notizie in home