Attualità

Il re dei tortellini batte sul Garda il conte Guarienti

di Ivano Tolettini -


Se il re dei tortellini, il veronese Giovanni Rana, grazie al via libera del Tar Veneto “impasta” i conti Guarienti di Brenzone e può ristrutturare i tre edifici di sua proprietà nella splendida San Vigilio sul Benaco, nel Comune di Garda, per ricavarci un ristorante stellato e un albergo con suite di bellezza straripante di certo non per tutte le tasche, la “colpa” è soltanto dei nobili veronesi. Sì, perché il pacioso e geniale Rana, dopo essere stato sfrattato dai Guarienti che gli avevano affittato per oltre due decenni la grande villa nella quale furono ospiti nei secoli Goethe, Napoleone, Churchill, Hemingway e re Carlo con la magnifica Diana, ha acquistato da Emanuela Guarienti, sorella di Agostino e Guariente, la porzione di sua proprietà onorandola con fior di milioni di euro. Quindi rispettando le norme – che gli impongono di non aumentare la volumetria di un metro e di non modificare la sagoma, oltre che di rimettere a dimora 1.200 ulivi una volta che i lavori saranno ultimati – con la sua società immobiliare Soledad ha rintuzzato gli attacchi legali dei Guarienti che volevano bloccargli i lavori. L’architetto Piero Vantini, che cura gli interessi dell’astuto fornaio da San Giovanni Lupatoto che si è fatto imprenditore da più di un miliardo di fatturato (chapeau), con stabilimenti negli Stati Uniti grazie alla vista lunga del figlio Gian Luca Rana, ha ripetuto in queste settimane a chi gli chiedeva commenti riguardo alle plateali proteste pubbliche dei Guarienti, che sugli edifici sarà eseguito solo un restauro conservativo di grande qualità non lesinando sui materiali, rispettosi delle metrature, mentre la piastra che ospiterà centrali termiche ed elettriche sarà ricoperta e la collina ritornerà ad avere gli ulivi come un tempo. Inoltre, saranno realizzati fognature, acquedotto e servizi elettrici come prima non c’erano per migliorare la perla ambientale che da sempre strega chi ha il piacere di visitarla. La centralina che l’Enel ha consigliato sarà ricoperta di pietra per attutire l’impatto. Anche il sindaco gardesano di centrodestra, l’evergreen Davide Bendinelli, ha più volte ripetuto che non si costruirà un metro in più e che i Rana rispettano le norme e i vincoli. Così dalle carte del Tribunale amministrativo regionale di Venezia si apprende che Guariente Guarienti di Brenzone ha presentato ricorso contro il Comune e la società Soledad per sospendere l’esecuzione del provvedimento ma gli è stato risposto picche. I motivi? Eccoli. Il permesso di costruire 23 del 2023 del 7 novembre scorso rilasciato dall’Ufficio Tecnico del Comune di Garda è regolare per eseguire i lavori sul mappale 182 sub 30 di proprietà di Soledad e dello stesso Guariente Guarienti, che però non ha prestato il proprio assenso. Il 28 agosto 2023 la Soprintendenza Archeologica alle Belle Arti di Verona ha rilasciato il permesso, così come il 21 settembre è stata rilasciata a Soledad l’autorizzazione paesaggistica, mentre il 30 ottobre è stato rilasciato il via libera per l’accertamento di compatibilità paesaggistica. Il cerchio amministrativo è stato chiuso il 7 novembre con il decreto di concessione sul demanio idrico per la posa di un pontile d’approdo di 66 metri quadrati. Lo stesso giorno il municipio dava il proprio benestare rilasciando il permesso di costruire. Da dove nascono allora le polemiche di questi giorni? Che per eseguire i lavori il cantiere per settimane non è stato un bello spettacolo, mentre la consigliera comunale di minoranza, avvocata Lorenza Ragnolini, di Garda Futura ammoniva di avere segnalato il rischio scempi a chi di dovere, Soprintendenza compresa, nel rispetto dei tre vincoli cui prima si è accennato. “Quando i lavori saranno conclusi e tutto sarà a posto, dunque a regola d’arte, nessuno avrà più nulla da ridire”, ripete convinto ai cronisti l’architetto Vantini. Fatto sta che il Tar di Venezia ha respinto le richieste del conte Guariente, il quale dovrà pagare le spese legali delle controparti. Ma la disfida tra i nobili Guarienti e lo scaltro Rana è tutt’altro che c0nclusa, perché il conte di Brenzone (altra amena località sul Garda) potrebbe impugnare il provvedimento davanti al Consiglio di Stato. Lo farà? Lo si capirà solo alla scadenza dei termini, anche se per il verdetto passerà almeno un anno. Nel frattempo Rana non perde tempo, si gusta la vittoria amministrativa ed è pronto a impiattare tortellini ed altri prelibati cibi all’insegna del motto che se si rispettano le regole la cucina espressa può sempre sfornare pietanze di qualità. Come dargli torto?


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