Scende la bolletta del gas per i vulnerabili ma i consumatori storcono il naso. Già, perché il risparmio stimato dall’Arera non copre nemmeno lontanamente la raffica dei rincari che gli utenti, specialmente quelli più deboli, si sono ritrovati ad affrontare. I conti dei consumatori, e quelli degli analisti dell’autorità regolatrice, collimano ma l’interpretazione che ne danno le associazioni è abbastanza desolante. Perché, secondo quanto riferisce il Codacons, il risparmio ad agosto, rispetto alle tariffe praticate a luglio, è stato pari ad appena quindici euro. Insomma, il ribasso fantasma che c’è ma non si vede rischia di trasformarsi in un angosciante preludio a un autunno di (ulteriori) rincari per il gas. E, quindi, anche per le bollette. Pure per quelle dei cittadini che beneficiano di un regime tutelato.
I dati Arera, i dubbi dei consumatori sulla bolletta del gas
I dati pubblicati ieri da Arera riferiscono che il costo complessivo delle bollette del gas per i clienti tutelati è sceso dell’1,2 per cento. Ad agosto, la sola materia prima gas, ai tutelati, è costata 35,60 euro al megawattora. Il prezzo di riferimento è passato a 107,37 centesimi al metro cubo. Si tratta, chiaramente, di un totale. Che risulta composto dalla somma del costo per l’approvvigionamento del gas e le attività connesse, stimato in 41,47 centesimi di euro, pari al 38,62% dell’intera bolletta. A questi vanno sommati il prezzo per la vendita al dettaglio (che ammonta a 6,02 cents, pari al 5,61% dell’intero ammontare) e il costo per il trasporto e la gestione dei contatori che assomma a 23,20 centesimi per un impatto in bolletta stimato oltre il 21,6%. Quindi si arriva alle note dolenti: gli oneri di sistema, ai tutelati, costano poco meno di cinque cents (4,98 per la precisione) mentre in imposte si pagano 31,70 centesimi (quasi un terzo della bolletta). Il calo delle quotazioni ha inciso sul prezzo finale in bolletta che, per i tutelati, è sceso dell’1,2%.
La furia delle associazioni
Bene, ma non benissimo. Almeno secondo i consumatori. Che sono letteralmente infuriati, non ci stanno alla narrazione della bolletta che si fa più leggera. E, anzi, riferiscono che gli “sconti” non rappresentano che una pallida ombra rispetto ai costi che le famiglie, specialmente quelle meno abbienti, sono costrette a sopportare ormai da qualche anno a questa parte. Il Codacons ha stimato il risparmio di cui ha parlato Arera in circa 15 euro. In pratica, il prezzo di una pizza. Ma secondo i consumatori, rispetto al 2021 (e dunque prima della guerra in Ucraina e delle fiammate del carovita) il prezzo del gas rilevato ad agosto risulta superiore addirittura del 27,2%. Dato che pesa sulle tasche degli italiani e impone una spesa maggiore stimata in circa 250 euro in più a famiglia. Secondo Assoutenti, il risparmio “fantasma” non sarà neanche avvertito dalle famiglie. La vicenda, difatti, si gioca tutta sul filo delle stagioni. Il calo delle tariffe è avvenuto in estate, quando il consumo di gas è ai minimi. I problemi, veri, si vedranno in autunno quando ci sarà la corsa agli approvvigionamenti da parte dei Paesi. Fatto che, per l’organizzazione dei consumatori, innescherà un nuovo aumento dei costi. Ma non basta. Perché, sugli italiani, incombe lo spettro, terrificante (almeno in termini economici) degli approvvigionamenti dagli Stati Uniti: l’accordo, siglato nell’ambito dell’intesa sui dazi, impone all’Ue l’acquisto di materie prime energetiche americane per 750 miliardi. Una spesa fuori mercato che si riverbererà, secondo Assoutenti, sui già magri bilanci delle famiglie italiane. Analisi che trova sostanzialmente d’accordo pure l’Unione nazionale dei consumatori secondo cui “il calo della bolletta è solo teorico”. “Per il nuovo utente tipo che consuma 1.100 metri cubi di gas, il -1,2% significa spendere 15 euro (14,85 centesimi) in meno su base annua, anche se l’effetto reale è praticamente nullo visto che i caloriferi sono spenti e il gas è utilizzato solo per la cottura cibi e produzione di acqua calda”, tuonano da Unc secondo cui i prezzi di agosto di quest’anno sono inferiori solo del 13,4% rispetto a quelli del picco registrato nello stesso mese del 2023, in piena bagarre quotazioni gas al Ttf di Amsterdam. Tutta l’attenzione, dunque, è puntata all’autunno. Quando ripartirà il gran ballo degli approvvigionamenti. L’estate sta finendo, il fantasma dei ribassi non convince sul serio le famiglie e adesso la paura è che la bolletta possa salire, eccome, già dai prossimi mesi.