Il ritorno dello “sceriffo”. De Luca cambia voce al Pd
All’inizio, da sindaco di Salerno, era “lo sceriffo”. Poi, da governatore della Campania, si è trasformato in un comunicatore social, spesso polemico nei confronti del Pd, che ora per tacitarlo decide di candidare il figlio Piero a capolista del listino in Campania. Viaggio nel manuale delle parole d’ordine di uno dei personaggi più conosciuti dell’universo dem, diventato famoso nella sua regione per i monologhi social al tempo del Covid.
©Gianluca Pascutti
Da “analfabeta digitale” a “mezze pippe”fino a “sfessato” e “zeppola”. Il gergo del governatore diffuso ogni venerdì con una finta diretta social.
Il venerdì è il giorno in cui Vincenzo De Luca, cascasse il mondo, il governo o ogni altra istituzione e certezza acquisita negli ultimi trent’anni, manda in onda urbi ed orbi il suo verbo con la finta diretta trasmessa a social unificati. E ogni volta è un caleidoscopio di gergalità e espressioni uniche, feroci e sarcastiche. Nel Dizionario ne ho raccolte 101 e ordinate in rigoroso ordine alfabetico con la certezza che la parola deluchiana è un impasto fatto di mimica, prossemica, di sguardi tirannici, di pause e sospiri, di gestualità e scatti improvvisi, di smorfie, contrappunti, toni, ripetizioni e rilanci.
Analfabeta (digitale): “Chi è davvero un mito è il nostro concittadino Luigino Di Maio. Noto sfaccendato, faceva lo steward allo stadio San Paolo di Napoli e fu cacciato perché portava seccia, poi a un certo punto ha detto che faceva il web master, ma non è in grado di leggere le mail. È un analfabeta digitale”.
Babbarie: “I decreti di questo governo hanno inaugurato in Italia un altro genere letterario: il genere delle babbarie. Babbarie è un’espressione dell’agro nocerino-sarnese per indicare delle cose che sono più deboli delle bestialità, ma un poco più gravi delle sciocchezze. Questo è un decreto che contiene solo babbarie, cose inutili, ingestibili, incomprensibili che servono solo a salvarsi la coscienza”.
Cioè (i): “Tanti di voi non dormivano la notte pensando al conflitto tra Grillo e Conte. Ci è arrivata in queste ore una foto che ha portato serenità nelle famiglie. Abbiamo visto Conte e Grillo riuniti a Marina di Bibbona, accomunati in un quadretto a metà tra bucolico e gastronomico. Che commozione. Ho visto Grillo con una camicia hawaiana, Conte con una t-shirt da cioè. I cioè sono i sedicenni, quelli che ogni dieci secondi ci mettono un cioè quando parlano. Che bello!”.
Dementi: “L’Italia è un Paese di dementi, dementi. E in questo con una linea di coerenza generale con dementi di sinistra”.
Evanescente: “Il Pd balbetta, ha una identità evanescente, non è in grado di intercettare un voto in più. C’è la necessità di un congresso dopo le elezioni amministrative”.
Farabutti: “Nel Pd ho trovato pippe e fior di farabutti. Il Pd non ha saputo innovare il suo linguaggio, il suo modo di essere e di presentarsi. Non ha saputo conquistarsi il rispetto degli elettori.
Genetica: “Abbiamo una componente di imbecillità genetica al Sud che è difficile da rimuovere”.
Halloween (allauin): “Vi anticipo che nel fine settimana di ottobre noi chiuderemo tutto alle 22.00. È il fine settimana di Halloween, questa immensa idiozia. Immensa, stupida americanata che abbiamo importato nel nostro Paese. Halloween è un monumento all’imbecillità. Noi chiudiamo tutto e ci sarà il coprifuoco”.
Imbecille: “Dobbiamo combattere gli imbecilli doppi: l’imbecille normale è quello che non porta la mascherina; poi c’è l’imbecille doppio, che è quello che la porta, ma la porta appesa al collo, come un ciondolo. Quello è scemo due volte, perché si prende il fastidio di portare la mascherina e non si prende neanche la tutela sanitaria”.
Jettatori: “Ringrazio chi mi ha dimostrato stima e solidarietà. Parlo dei cittadini, non di parlamentari che si distinguono a Salerno per analfabetismo. Sono dei somari. Non hanno rapporti con la gente, ma con la Procura. Noi andremo avanti. Abbiamo buona salute e non ci spaventano gli jettatori. Tanti”.
Lanciafiamme: “C’è una stagione in cui abbiamo centinaia di giovani che si laureano. Mi arrivano notizie che qualcuno vorrebbe fare una festa di laurea. Mandiamo i carabinieri, ma li mandiamo con i lanciafiamme”.
Mezze pippe: “Luigino Di Maio il chierichetto, Fico il moscio, ovviamente, e l’emergente Di Battista, detto Dibba il gallo cedrone. Ognuno ha trovato il suo ruolo, la sua parte in comune in commedia. Cosa hanno in comune questi tre giovanotti? Sono tre mezze pippe”.
Nullismo: “Se in Italia esistesse il reato di nullismo politico ci sarebbero parecchi che in questa stanza avrebbero avuto l’ergastolo”.
Ottusità: “Ho visto che è andata una delegazione dei parlamentari del PD sulla nave e hanno detto che non scenderanno finché non si risolve il problema. Io evitereiqueste affermazioni ardite, perché può essere presa come una premessa. Nel senso che qualcuno viene a sapere che questi non scendono finché la nave sta là, la nave la tengono là per altri 50 anni. Per quello che mi riguarda, bisogna distinguere i due problemi: chi viola le leggi e pretende di entrare contro legge dentro i nostri confini deve essere arrestato. Ma stiamo scherzando? Il fatto che i parlamentari del Pd non abbiano colto questo secondo aspetto del problema è un altro atto di ottusità politica”.
Pappagallo (ripetere a): “Non si può ascoltare un ministro della Pubblica Istruzione (Lucia Azzolina, ndr) che continua a ripetere a pappagallo: “Noi dobbiamo tenere aperto”. Ma aperto che cosa?”.
Qui: “Mi piace immaginare l’urna con le mie ceneri posta qui al centro di questa piazza, piazza della Libertà, sul mare”.
Radical (chic): Ai radical chic che nei loro salotti tv predicano tolleranza dico: iscrivetevi all’albo dei caritatevoli e ospitate nelle vostre case famiglie rom e nigeriane. Magari anche qualcuno di questi che ha agito a Colonia contro donne indifese”.
Sfessato: “Alcune trasmissioni televisive avevano bisogno di mettere sullo stesso piano il 99% dei cittadini di Trieste e qualche sfessato, sfrantummato, squinternato che andava lì a divertirsi”.
Tuitt: “Governare un Paese richiede competenza, umiltà, fatica, impegno, non gente che fa finta di governare e perde i due terzi del proprio tempo a mandare tuitt. Se tu in una giornata fai dieci tuitt e ogni tuitt sono venti minuti, mezz’ora perché devi preparare le stupidaggini che devi dire, hai perso mezza giornata di lavoro senza fare niente. C’è qualcuno che ci consola con i suoi tuitt fino a mezzanotte. Abbiamo la consolazione di avere un Ministro degli Interni che ogni notte ci manda un tuitt”.
Ucciderla (da): “Quello che fece la Bindi è stata una cosa infame, da ucciderla. Ci abbiamo rimesso un punto mezzo, un due per cento di voti. Atto di delinquenza politica. E non c’entra la moralità, era tutto un attacco al governo Renzi”.
Vodka: “Mi permetto di dire ai ragazzi evitate di comprare i super alcolici che fanno schifo, perché se vi vendono vodka a 50 centesimi al bicchiere, dovete sapere che quella vodka non viene distillata a San Pietroburgo, ma nelle reti fognarie delle nostre città”.
Webmaster: “Di Maio gode della mia simpatia, si presenta bene un po’ come Charlie Brown. Ma se domandiamo a uno come l’onorevole Di Maio, ma nella tua vita cosa hai fatto? Non so quale risposta potremmo avere. Mi hanno dato un curriculum vitae di Di Maio, si è candidato a Pomigliano e ha preso credo 50 o 60 voti, cioè non l’hanno votato neanche i suoi familiari per essere chiari. Ma come attività professionale vanta questo: svolgo la professione libera di web master. Questa è una cosa grossa, il webmaster che è unaformula elegante per dire lo sfaccendato, non faccio niente”.
Zeppole: “È stata la festa del papà e avevamo a Napoli dei buontemponi che vendevano le zeppole di San Giuseppe da portare in omaggio al papà. Diciamo, la zeppola condita con una bella crema al coronavirus”. (marzo 2020)
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