Il saccheggio dei relitti storici nel Mar Baltico
Da un po’ di tempo le guardie costiere svedesi sono impegnate nella salvaguardia dei relitti di antichi naufragi. Secondo le autorità, infatti, migliaia di relitti storici nei Paesi nordici sono a rischio saccheggio. Si ritiene che i responsabili siano subacquei sportivi in cerca di souvenir, ma anche bande criminali a caccia di oggetti preziosi da rivendere. La portata del problema è tale che la guardia costiera invia regolarmente sommozzatori a monitorare i molti siti a rischio.
“Il problema del saccheggio non è solo un problema svedese, è un problema del Mar Baltico”, ha detto Jim Hansson, archeologo marino di Vrak, il museo dei relitti, citando la bassa salinità del mare e la profondità media relativamente bassa di 55 metri. “Queste condizioni uniche, così come l’esistenza di circa 100.000 naufragi, fanno del Baltico una mecca per gli archeologi marini, ma anche per i saccheggiatori”. Nella sola Stoccolma, Hansson è a conoscenza di almeno sei navi sul fondo del mare saccheggiate da sommozzatori internazionali e svedesi.
L’archeologo e i suoi colleghi hanno iniziato a comprendere la portata del problema mentre allestivano il museo, sette anni fa: durante una serie di immersioni si sono resi conto di quanti oggetti mancassero. Da allora hanno collaborato con la guardia costiera e la polizia per proteggere meglio i relitti. “La Svezia ha una delle coste più lunghe d’Europa, quindi c’è molta acqua da proteggere e non è facile”, ha detto Hansson.
I sommozzatori della guardia costiera normalmente lavorano su disastri ambientali, ispezionano le navi alla ricerca di droga e armi. Tutelare i relitti storici rappresenta un incarico del tutto nuovo. Al di là dell’atto criminale in sé, la rimozione delle reliquie dai relitti impedisce agli archeologi di costruire un quadro completo del tipo di nave, della sua rotta e del suo scopo.
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