L'identità: Storie, volti e voci al femminile Poltrone Rosse



Attualità

Il Santo Padre in visita al Quirinale

di Andrea Canali -


Sicuramente edificante si può considerare l’incontro tra Papa Leone XIV e il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, avvenuto al Quirinale nella mattinata di martedì 14 ottobre. Dall’inizio del Pontificato, questa è la prima occasione per il Santo Padre di far visita, in via ufficiale, al Capo dello Stato.

I rapporti tra Stati

Allo stato attuale, i rapporti fra i due stati sono da considerarsi ottimali: dal lontano 1870, con l’avvenimento della breccia di Porta Pia e la conseguente questione romana, ormai superata dai Patti Lateranensi, le antiche ruggini sono state brillantemente superate, fino ad arrivare agli eccellenti rapporti diplomatici dell’era moderna. Durante l’incontro, a conferma di quanto sopra riportato, il Presidente della Repubblica Italiana ha dichiarato: “Questa cerimonia vuol suggellare, anche oggi, il legame imprescindibile tra Santa Sede e Italia e rappresenta un gesto di omaggio nei Suoi confronti da parte dell’intera Italia”. “Lo scorso aprile – ha ricordato il Capo dello Stato – il popolo italiano si è stretto nel cordoglio per la scomparsa di Papa Francesco, che ha lasciato in tutti, credenti e non credenti, un ricordo indelebile.

La vicinanza al Papa e le dichiarazioni di Sergio Mattarella

Al contempo, sin dal giorno della Sua elezione, Vostra Santità ha potuto constatare l’ampiezza delle manifestazioni di vicinanza del popolo italiano, che ritrova nella Sua azione, in favore della centralità della persona umana, della pace e del dialogo, valori condivisi e fondanti, che sono anche alla base della nostra Costituzione. E inoltre aggiunge: “Un’indicazione di grande significato proviene dall’Europa e dalla sua storica svolta che ha visto popoli che si erano a lungo duramente combattuti raccogliersi insieme intorno ai principi di pace e di collaborazione per un futuro comune.
Un nucleo di valori – ha ricordato Mattarella – che, nei padri fondatori, molti di formazione cristiana, ha trovato ispirazione nel rispetto della dignità di ogni persona, della solidarietà, della giustizia, e che costituisce l’anima delle nostre democrazie, intese non soltanto come rispetto delle ‘regole del gioco’, ma nella essenza più profonda di garanzia di libertà, uguaglianza, partecipazione. Tutti antidoti alla contrapposizione irriducibile, ai conflitti di ogni genere, alla guerra. Un appello – ha aggiunto il Capo dello Stato – che, attraverso il magistero dei Pontefici che si sono susseguiti da allora ad oggi, trova in Vostra Santità un nuovo instancabile messaggero, come dimostra il Suo primo intervento dalla Loggia delle Benedizioni.

L’appello di Papa Leone: “Disarmare gli animi e le parole”

Una pace, come Ella ha sottolineato, che ‘comincia da ognuno di noi’: per questo è così essenziale disarmare gli animi e disarmare le parole”. Mattarella, nell’incontro con Leone XIV, ha auspicato quindi il rilancio della “soluzione di uno Stato per ciascuno di due popoli” in Medio Oriente. “Oggi c’è ‘una scintilla di speranza’, come Vostra Santità ha rimarcato, che va sostenuta con convinzione”, ha scandito Mattarella. Il Papa, nel suo intervento al Quirinale, dopo aver ringraziato il Capo dello Stato “per le gentili parole che mi ha indirizzato e per l’invito a venire qui, al Quirinale”, ha ribadito come il “primo impegno” sia “quello per la pace. Sono numerose le guerre che devastano il nostro pianeta, e guardando le immagini, leggendo le notizie, ascoltando le voci, incontrando le persone che ne sono dolorosamente colpite riecheggiano forti e profetiche le parole dei miei Predecessori”.

Leone ha quindi espresso il suo apprezzamento per l’impegno del Governo italiano in favore di tante situazioni di disagio legate alla guerra e alla miseria, in particolare nei confronti dei bambini di Gaza. Il Papa, nel discorso al Quirinale, ha sottolineato poi l’importanza di garantire a tutte le famiglie il sostegno indispensabile di un lavoro dignitoso, in condizioni eque e con attenzione alle esigenze legate alla maternità e alla paternità”. Sono tante le sfide che Italia e Santa Sede dovranno affrontare insieme, nei prossimi anni, per porre di nuovo al centro l’uomo e le sue istanze, nel solco della dottrina sociale della Chiesa.


Torna alle notizie in home