Cultura & Spettacolo

Il Titanic un quarto di secolo e non sentirlo

di Redazione -


di BENEDETTA BASILE

 

E’ tornato da pochi giorni nelle sale cinematografiche uno dei film più amati e visti di sempre, “Titanic”. In occasione del 25° anniversario dalla sua uscita, viene riproposto in una versione rimasterizzata in 4K e con audio Dolby Atmos. Nel 1997 la pellicola fu già un salto nella “modernità” grazie agli effetti speciali e alle ricostruzioni al computer utilizzati per riprodurre lo scontro della nave, all’epoca il più grande oggetto in movimento mai costruito, contro l’iceberg e il suo affondamento.
La produzione iniziò a lavorare ben due anni prima, quando James Cameron effettuò le riprese nel vero relitto del Titanic. Alcune scene, invece, furono girate a bordo dell’Akademik Mstislav Keldys.
Il regista studiò a lungo come poter portare nelle sale cinematografiche una ventata di novità, qualcosa di mai visto prima: delle immagini generate al computer ma estremamente realistiche.
E senza dubbio riuscì nel suo intento.
Ma ad appassionare particolarmente i milioni di spettatori che hanno visto e rivisto la pellicola, fu soprattutto la storia d’amore tra lo squattrinato Jack e la facoltosa Rose, interpretati da un giovanissimo Leonardo Di Caprio, che proprio grazie a quel ruolo si affermò nel firmamento di Hollywood, e la già famosa Kate Winslet.
Oltre ai due attori il cast comprende Billy Zane, Kathy Bates, Frances Fisher, Bernard Hill, Danny Nucci e Gloria Stuart, una vera sopravvissuta alla catastrofe.
Epica fu la scena dei due protagonisti sulla prua della nave, dove si dichiararono il loro sentimento e si decisero a “scappare” insieme per coronare il loro sogno.
Ma molti furono gli ostacoli alla relazione che, come tutti sanno, finì tragicamente con la morte di quest’ultimo di ipotermia.
E’ la stessa Rose Dawson Calvert, una centenaria vedova dello Iowa, a raccontare commossa la storia della sfortunata nave “RMS Titanic” realmente naufragata il 15 aprile 1912 dopo essere salpata dal porto di Southampton al cacciatore di tesori Brock Lovett e alla sua squadra di ricerca.
Il loro obiettivo era quello di ritrovare un grosso diamante chiamato “Cuore dell’Oceano”.
Alla sua uscita, il 19 dicembre 1997, il film ottenne un grandissimo successo, non solo commerciale, ma anche da parte della critica di settore e ricevette numerosi riconoscimenti: tra cui ben 11 premi Oscar, come miglior film, miglior regista, migliore fotografia, migliore scenografia, migliori costumi, migliori effetti speciali, migliore colonna sonora, migliore canzone, miglior montaggio, miglior sonoro, miglior montaggio sonoro.
Con così tante statuette “Titanic” raggiunse il record di pellicole pluripremiate come “Ben Hur” e “Il Signore degli anelli – Il ritorno del re”.
A fare da sottofondo a questa romantica, seppur drammatica storia d’amore, c’è la meravigliosa voce di Celine Dion, con la canzone “My heart will go on” composta da James Horner a cui venne affidata la colonna sonora del film.
Inizialmente Cameron offrì il lavoro alla cantante irlandese Enya, che però rifiutò.
La rivisitazione di questo kolossal, nelle sale cinematografiche da pochi giorni, ha già sbancato il botteghino, come alcune settimane fa fece un altro film di James Cameron, “Avatar 2”.
Il regista si conferma un innovatore nel settore cinematografico alla continua ricerca di effetti innovativi per stupire il pubblico di tutte le età.

L’RMS Titanic è stato un transatlantico britannico della classe Olympic, naufragato nelle prime ore del 15 aprile 1912, durante il suo viaggio inaugurale, a causa della collisione con un iceberg. Costruito presso i cantieri Harland and Wolff di Belfast, il Titanic rappresentava la massima espressione della tecnologia navale del tempo ed era il più grande e lussuoso bastimento del mondo. Durante il suo viaggio inaugurale (da Southampton a New York, via Cherbourg e Queenstown) ebbe una collisione con un iceberg alle 23:40 (ora della nave) di domenica 14 aprile 1912. L’impatto con l’iceberg provocò l’apertura di alcune falle sotto la linea di galleggiamento. Nel naufragio persero la vita 1518 persone, compresi i membri dell’equipaggio; solo 705 persone riuscirono a sopravvivere.

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