Il treno “fortezza” di Kim Jong-un
Convoglio blindato ma di lusso. Il Taeyangho, una leggenda su rotaie
Il leader nordcoreano Kim Jong‑un ha fatto nuovamente scalpore arrivando a Pechino a bordo del suo celebre treno verde blindato, soprannominato Taeyangho (“Sole”) o “Moving Fortress”. Un convoglio attorno al quale, al pari di altri mezzi di trasporto utilizzati dai vari leader mondiali, si alimenta una certa curiosità e che sembra oggi più che mai una leggenda su rotaie. Di certo rappresenta un simbolo di potere. A dispetto dei cieli aperti, Kim preferisce questa soluzione ferroviaria, sia per quanto riguarda i suoi spostamenti internazionali sia, all’occorrenza, come luogo per viaggi anche brevi o incontri diplomatici. Il convoglio è dotato di camere da letto, ufficio, sala riunioni, ristorante, sofisticati sistemi di comunicazione e le più svariate comodità, con una certa attenzione anche agli aspetti stilistici, come le poltrone in pelle rosata e i tendaggi di colore blu e oro.
Una fortezza su rotaie
Ma il taeyangho non è solo lusso, ma anche sicurezza. Le carrozze sono antimissile, con pareti e pavimenti rinforzati, finestre antiproiettile e persino appositi scomparti dove custodire gli armamenti a bordo come mitragliatrici, missili antiaerei e, secondo fonti sudcoreane, un piccolo elicottero di scorta per emergenze. Ovviamente la blindatura del super treno di Kim Jong-un ha delle ripercussioni sulle performance. La velocità è, infatti, limitata a circa 60 km/h. Un viaggio da Pyongyang a Pechino richiede circa 20 ore, tanto lento quanto meticoloso è il suo andamento: tre treni scortano il convoglio principale e controllano il percorso, tra addetti alle verifiche preventive, equipaggi multipli e carichi di natura militare.
Una tradizione dinastica
Quella di affidarsi alle rotaie non però è una novità per i leader nordcoreani. I treni blindati li accompagnano sin dai tempi di Kim Il-sung. Kim Jong-il evitava in tutti i modi di volare ed per i suoi spostamenti a medio e lungo raggio utilizzava esclusivamente un treno altamente sicuro e fortemente presidiato che lo trasportava durante le tappe diplomatiche. L’arrivo via treno di Kim Jong-un a Pechino non è dunque una trovata particolarmente originale, ma ha comunque sottolineato la determinazione della Corea del Nord a preservare in una propria specifica tradizione sul fronte degli spostamenti dei suoi leader tra sicurezza, mistero e continuità con il passato. Insomma, in occasione della sua partecipazione alla parata commemorativa della fine della Seconda Guerra Mondiale con leader come Xi e Putin, anche attraverso il proprio treno, Kim Jong-un è riuscito a ribadire ancora una volta le peculiarità della Korea del Nord nel panorama internazionale.
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