Attualità

Ex Ilva, la decisione slitta a fine mese

Fumata grigia al Mimit: ok alla commissione tecnica, le date e il calendario

di Cristiana Flaminio -


Ex Ilva, slitta tutto a fine mese. Non prima, però, si dovrà decidere se autorizzare, o meno, l’approdo della nave rigassificatrice che dovrebbe fornire l’energia a supporto del Dri. Una fumata grigia, l’ennesima, al tavolo per il futuro dello stabilimento di Taranto. Una vicenda che è tutta concatenata dal momento che, dalle scelte di governo e (soprattutto) enti locali dipenderà il futuro dell’acciaio green made in Italy su cui il ministro all’Industria Adolfo Urso (e non solo lui) punta fortissimo.

Sull’Ex Ilva slitta la politica

Un primo rinvio s’era già registrato questa mattina, con il procrastinamento del tavolo previsto inizialmente alle 9.30 alle 10,30 per consentire a Regione Puglia e Comune di Taranto di appianare dubbi e divergenze presentandosi al Mimit con una linea comune. Il governatore Michele Emiliano aveva dato l’accordo in alto mare e s’era lamentato di come la politica avesse lasciato le istituzioni locali “con il cerino in mano”. La sfida del presidente della Regione Puglia, oltre che al governo, è stata indirizzata al suo stesso schieramento politico. Qui, sulla grande questione industriale che da anni (se non decenni…) tiene l’Italia sotto scacco, si parrà la nobilitate di campi larghi, intese Schlein-Conte e via discorrendo. Sull’llva slitta la politica. L’incontro aveva fatto registrare alcuni momenti di scontro tra le parti. Che il ministro Adolfo Urso ha inteso bloccare presentando una nuova proposta ritenuta più conforme alle richieste delle amministrazioni locali.

Il nodo Aia

Dal tema centrale, però, non si scappa: c’è l’Aia, le autorizzazioni e le scelte ambientali che incombono e che, ormai da settimane, hanno fatto rizelare il dibattito locale facendo consumare scontri interni alle amministrazioni locali, vieppiù quelle di centrosinistra. Per dare il tempo di ragionare sulla bozza di intesa, l’incontro è stato sospeso alle 12.20, per poi ripartire alle 14, dopo pranzo. Un’ora e la quadra è arrivata: ogni decisione definitiva sarà assunta il 31 luglio prossimo. Ma toccherà a una commissione tecnica, appositamente designata, spiegare agli enti locali e ai cittadini le ragioni a favore, o contro, i piani per Taranto e, in particolare, per valutare quale potrebbe essere l’impatto ambientale della nave rigassificatrice alla fonda nel Golfo. Saranno coinvolti, oltre al Mimit, anche il Mase, la Regione, la Provincia, i Comuni di Taranto e Statte, l’Autorità portuale. Sarà, chiaramente, della partita anche Snam. I tecnici dovranno trovare una soluzione al…

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