Politica

Immigrazione, i dati Frontex: in aumento nel Mediterraneo Centrale

Scende il numero complessivo dei clandestini ma la pressione sulle coste resta alta

di Cristiana Flaminio -


L’immigrazione clandestina è in calo nell’Ue ma resta la pressione dei migranti sul Mediterraneo: ecco i dati Frontex. Secondo cui, nei primi sette mesi di quest’anno, gli attraversamenti illegali delle frontiere sono calati del 18%. Ma gli analisti Ue tengono la guardia alta e avvisano che le rotte del Mediterraneo rimangono molto sotto pressione e che le diminuzioni hanno interessato per lo più quelle di terra.

Immigrazione clandestina: tutti i dati Frontex

Il calo più significativo per l’immigrazione clandestina, secondo Frontex, s’è registrato per le rotte di terra. In particolare quella dei Balcani occidentali che ha visto calare gli accessi per il 47%. Più o meno il calo che si è registrato alle frontiere terrestri dell’Est (-45%) e dell’Africa occidentale (-46%). Le vie del mare, però, rimangono fin troppo trafficate. E questo è un fatto che riguarda l’Italia fin troppo da vicino. Già, perché la rotta centrale ha registrato un aumento del 9% rispetto all’anno passato. Viceversa, nel Mediterraneo orientale gli sbarchi sono diminuiti dell’16%. In netto aumento, invece, gli attraversati nel Mediterraneo occidentale: +11%. Infine i viaggi della speranza nel Canale della Manica sono diminuiti di un quarto (-25%).

Un’analisi dei dati

Secondo l’analisi di Frontex, l’immigrazione clandestina ha preferito il mare anche grazie alle condizioni meteo più favorevoli: “I taxi boat sono più difficili da individuare e raccolgono persone da vari punti della costa e al maggior numero di migranti per imbarcazione”. Per l’organizzazione europea, inoltre, “le reti di trafficanti rimangono attive e agili, spesso ignorando la sicurezza dei migranti e mettendone in serio pericolo la vita”. Gli scafisti stanno mettendo a punto nuove strategie per tentare di dribblare l’occhiuta sorveglianza Ue: “Una tattica emergente è quella delle partenze simultanee, in cui più imbarcazioni sovraffollate salpano contemporaneamente. Molte imbarcazioni non sono adatte alla navigazione e sono soggette a guasti ai motori, lasciando i migranti bloccati o costretti a nuotare”.


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