Cultura & Spettacolo

Imperfect (I’m perfect) a Milano 120 metri di immagini per la ricerca

di Redazione -


 

IMPERFECT (I’M PERFECT) è un progetto fotografico ideato da una donna che ha vissuto l’esperienza di un tumore al seno.
L’iniziativa artistica rientra nelle attività di prevenzione, sensibilizzazione e raccolta fondi di Follow the Pink, la campagna solidale di Fondazione IEO-MONZINO alla sua quarta edizione, che ha la missione di informare tutti sull’importanza della prevenzione e della diagnosi precoce, e di supportare la Ricerca dell’Istituto Europeo di Oncologia sui tumori che colpiscono le donne. In particolare il sostegno sarà destinato al Women’s Cancer Center dello IEO, il primo centro in Italia riservato al mondo dei tumori femminili nella sua globalità: dalla gestione del rischio di ammalarsi, alla diagnosi precoce, alle terapie, fino al reinserimento nella quotidianità con il recupero del progetto di vita individuale.
Con il patrocinio del Comune di Milano, IMPERFECT presenta la più grande opera di street art realizzata con la tecnica della paste-up su una superficie pubblica, ad opera di Yuri Catania, che ha ritratto in fotografia 21 donne e 1 uomo operati per un tumore al seno. Il progetto verrà oggi e avrà luogo a Milano in Via Ventimiglia, dove l’installazione IMPERFECT rimarrà visibile fino a luglio 2023, sui muri del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane, concessi a titolo gratuito alla Fondazione IEO-MONZINO per il progetto.
L’opera murale consiste nella rappresentazione fotografica di un’onda di corpi di 22 pazienti volontarie, 21 donne e 1 uomo, che con grande sensibilità sono state ritratte attraverso sessioni fotografiche dedicate: le pazienti hanno potuto “liberarsi” simbolicamente del loro corpo ferito (fuori e dentro) per divenire parte, attraverso la fotografia di Catania, di un’unica e grande opera “danzante”. I corpi ritratti come sculture neo-classiche inscenano una coreografia della rinascita di un corpo che riprende il volo, la libertà di essere. Qui diviene fondamentale la scelta creativa del fotografo: i ritratti molto dinamici della prospettiva e dei movimenti del corpo volutamente celano i volti, con il semplice ausilio delle luci, in modo da non cercare un contatto visivo diretto con l’identità della singola paziente. Rappresentano invece la scelta compiuta di un messaggio estetico a livello universale di riscatto attraverso il “gruppo” delle 22 IMPERFECT. Tale scelta è stata ispirata dalla statua della Venere di Milo, simbolo assoluto di bellezza neoclassica seppur priva degli arti. Il progetto fotografico vede il suo apice in una vera e propria performance corale tra l’artista e le pazienti nel realizzare attraverso la street art un’opera effimera ma “monumentale”.

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