Impiccata in Iran Samira, la sposa bambina che uccise il marito violento
Samira Sabzian, la sposa bambina che otto anni fa aveva ucciso il marito violento, è stata impiccata questa mattina in Iran. È la diciottesima donna messa a morte su un totale di ormai 800 impiccagioni. La denuncia arriva da Amnesty International.
“Samira Sabzian, come temevamo, è stata messa a morte questa mattina in Iran appena dopo la preghiera dell’alba”, ha commentato Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia. “La sposa bambina che otto anni fa aveva ucciso il marito violento è la diciottesima donna messa a morte quest’anno in Iran su un totale di ormai 800 impiccagioni. Le leggi iraniane consentono matrimoni forzati e precoci dall’età di 13 anni per le bambine, non proteggono le donne dalle violenza domestica e poi le ammazzano quando si ribellano”.
Un quadro interno, quello iraniano, ove contro le donne – in particolare quelle organizzate contro il regime – si è arrivati all’arma dello stupro praticato in maniera abituale. Durante la rivolta del movimento Donna Vita Libertà del 2022, denuncia Amnesty International, le forze di sicurezza iraniane hanno usato lo stupro e altre forme di violenza sessuale per intimidire e punire chi aveva manifestato in forma pacifica.
Il rapporto racconta le strazianti esperienze di 45 persone sopravvissute (26 uomini, 12 donne e sette minorenni), sottoposte a stupro, stupri di gruppo e/o altre forme di violenza sessuale da parte di agenti dei servizi segreti e delle forze di sicurezza, in seguito all’arresto.
Ad oggi, le autorità iraniane non hanno accusato o processato alcun funzionario per i casi di violenza sessuale e stupro documentati nel rapporto.
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