Attualità

In 14 province l’inchiesta sulla rete italiana dei fiancheggiatori dell’attentatore di Bruxelles

di Redazione -

Police officers stand guard in front of the house in the Schaerbeek area of Brussels on October 17, 2023, where the suspected perpetrator of the attack in Brussels was arrested during a police intervention. Belgian police on October 17, 2023 arrested a man suspected of having gunned down two Swedish football fans in an attack in Brussels, a spokesman for the federal prosecutors' service said. (Photo by JOHN THYS / AFP)


I carabinieri del Ros e gli agenti della Digos della Questura di Bologna, con il supporto del Raggruppamento Operativo Speciale di Roma e della Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione, hanno eseguito un decreto di perquisizione, emesso dalla Direzione Distrettuale Antimafia ed Antiterrorismo della Procura di Bologna, nei confronti di 18 persone di origine nord africana, tra le province di Bologna, Brescia, Como, Fermo, Ferrara, Lecco, Macerata, Teramo, Palermo, Perugia, Roma, Torino, Trento e Udine.

Le misure, che si inquadrano nell’ambito degli approfondimenti investigativi scaturiti dall’attentato di Bruxelles dello scorso 16 ottobre, messo in atto dal tunisino Abdessalem Lassoued, sono partite anche da dati provenienti dai canali di cooperazione internazionale, attivati da subito con la polizia belga e gli organismi di Europol. E che hanno consentito di fare luce sui contatti mantenuti in Italia dall’autore dell’attacco terroristico, rimasto nel nostro Paese dal 2012 al 2016.

In particolare, i destinatari dei provvedimenti, appartenenti alla cerchia relazionale virtuale di Lassoued, risultano usare profili social con contenuti tipici degli ambienti dell’estremismo di matrice confessionale. Gli sviluppi di tali accertamenti hanno già permesso di individuare altri stranieri nei cui confronti si è definito l’iter per l’allontanamento dal territorio nazionale con provvedimenti amministrativi di espulsione.

Sono in corso di valutazione le posizioni amministrative degli stranieri oggetto di perquisizione per verificare la regolarità della loro permanenza sul territorio nazionale.

La rete di contatti di Abdessalem Lassoued, il tunisino autore dell`attentato di matrice islamica a Bruxelles del 16 ottobre, è finita al centro della Procura di Bologna che rammenta che lo stesso aveva vissuto in Italia dal 2012 e il 2016 (venne identificato a Bologna): i nuovi accertamenti si sono concentrate sui suoi contatti e le loro attività sui social. Abdessalem – si ricorda – uccise due svedesi che si trovavano a Bruxelles per la partita Belgio-Svezia e poi venne ucciso la sera stessa dopo un lungo inseguimento.

Le perquisizioni, sono state disposte da un decreto del procuratore distrettuale di Bologna Giuseppe Amato e dal pm Stefano Dambruoso della Dda di Bologna.


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