Esteri

In attesa dei negoziati in Vaticano, Putin pensa alla “zona cuscinetto”

di Ernesto Ferrante -


Vladimir Putin ha ribadito che la Russia intende creare una “zona cuscinetto lungo le frontiere” con l’Ucraina per prevenire gli attacchi sulle regioni di confine. “Una decisione è stata presa e le nostre forze armate stanno ora svolgendo il compito”, ha affermato in una riunione di governo il capo del Cremlino.

Mosca ha consegnato a Kiev una lista di mille prigionieri di guerra da scambiare nell’ambito dell’accordo siglato dopo i colloqui diretti tra le parti svoltisi a Istanbul all’inizio di questo mese.

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha annunciato di aver “tenuto una riunione sulla preparazione di uno scambio” con la controparte. “L’accordo per il rilascio di mille dei nostri connazionali dalla prigionia russa è stato forse l’unico risultato tangibile dell’incontro in Turchia” e “stiamo lavorando per garantire il raggiungimento di questo risultato”, ha scritto Zelensky su X, chiarendo di aver visionato “i rapporti sui contatti con i russi”.

Il leader ucraino ha spiegato che “il ministro della Difesa ucraino Rustem Umerov”, a capo della delegazione negoziale in Turchia, “sta supervisionando l’organizzazione del processo e l’attuazione dell’accordo”. Sono coinvolti “l’intelligence di Difesa ucraina, i Servizi di Sicurezza ucraini, i Servizi di intelligence Esteri, il ministero degli Interni, il commissario del Parlamento ucraino per i Diritti Umani e il team dell’Ufficio del Presidente”.

Inoltre, ha aggiunto ancora, “stiamo chiarendo i dettagli per ogni persona inclusa nelle liste presentate dalla parte russa. Il rilascio di tutti i nostri connazionali dalla prigionia russa, è uno degli obiettivi principali dell’Ucraina. Sono grato a tutti coloro che stanno contribuendo a questo sforzo”.

La Russia frena su possibili colloqui in Vaticano con l’Ucraina. Niente è stato ancora deciso e manca al momento una proposta specifica di mediazione. Respinte al mittente le accuse di voler prendere tempo lanciate da alcuni Paesi europei. I russi accolgono con favore “la disponibilità e gli sforzi di tutte le parti che vogliono contribuire a una rapida soluzione” della crisi ucraina, ma niente è stato ancora deciso sulla prossima sede delle trattative, ha detto il portavoce presidenziale, Dmitry Peskov, rispondendo a una domanda sull’ipotesi di negoziati in Vaticano, all’indomani della disponibilità confermata da papa Leone XIV alla premier italiana Giorgia Meloni.


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