In chiesa con la pistola, spara e tenta di rapinare i fedeli
Domenica di terrore nel Napoletano, oggi la visita del Prefetto alle suore
Armato di pistola fa irruzione in chiesa durante la messa e, dopo aver sparato, tenta di rapinare i fedeli. È accaduto a Sant’Anastasia, in provincia di Napoli. Una domenica di paura mentre, adesso, è caccia aperta ai banditi. Che, prima di riuscire a mettere in atto il loro piano di “ripulire” le persone intente a celebrare e a seguire la Santa Messa, si sono date precipitosamente alla fuga.
Spunta una pistola in chiesa: una domenica di terrore
I fatti si sono verificati a Sant’Anastasia, nel Napoletano. Teatro dell’aggressione è stata la Cappella del complesso delle Suore Domenicane. Proprio mentre si stava celebrando la Messa, un uomo, col volto coperto da un passamontagna, ha fatto irruzione in chiesa armato di pistola. Ha minacciosamente puntato l’arma e poi ha fatto fuoco, per terrorizzare i fedeli. Per fortuna, però, la pistola era caricata a salve e i colpi non hanno fatto danni. Dopo gli spari, ha provato a rapinare i fedeli. Intanto, stavano arrivando i poliziotti e il bandito s’è dato subito alla fuga.
Le indagini
Gli agenti della Squadra Mobile, insieme ai colleghi del commissariato di Ponticelli a Napoli, avranno il compito di fare piena chiarezza attorno all’episodio che ha sconvolto le comunità di fedeli e, più in generale, tutta la cittadinanza partenopea. Un attacco del genere, in pieno giorno e per di più in un edificio sacro durante una funzione religiosa rappresenta un fatto da non sottovalutare, un episodio esecrabile da condannare e su cui fare immediatamente luce. Il primo atto degli investigatori sarà quello di passare al setaccio i filmati della videosorveglianza: ogni elemento, ogni dettaglio potrà essere utile a dare un volto e un nome al “pistolero” dell’Eucarestia.
Lo sdegno del Prefetto di Napoli
Le istituzioni hanno intenzione di fare sul serio e di non cedere di un millimetro. Le parole del prefetto di Napoli, Michele di Bari, sono state nette e senz’appello: “Si tratta di un atto vile, che non può che suscitare una ferma condanna, tanto più per il luogo in cui è avvenuto il fatto: all’interno della cappella delle Suore Domenicane, un luogo simbolo di pace, di raccoglimento e di aggregazione per la comunità”. Parole a cui seguono i fatti dal momento che, oggi, il Prefetto sarà a Sant’Anastasia per incontrare la Madre Superiora e le suore del complesso che ha subito l’assalto del bandito della domenica.
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