Cultura & Spettacolo

IN LIBRERIA – Cronache di un gatto viaggiatore… in Giappone

di Eleonora Ciaffoloni -


Un successo che dal Giappone ha attraversato gli oceani arrivando in Europa e negli Stati Uniti: parliamo di Cronache di un gatto viaggiatore di Hiro Arikawa edito da Garzanti (2021) e tradotto da Daniela Guarino.
Un racconto che parte da Nana, un gatto randagio, con la coda a forma di sette, che si arrangia per sopravvivere ed è orgoglioso della sua indipendenza. Un giorno, però, ha un incidente. Lo salva Satoru, che inizia a prendersi cura di lui. Inizialmente, Nana non si fida e reagisce graffiando e scappando. Non è abituato all’affetto umano, ma tanto quanto Satoru che per lungo tempo ha evitato di avvicinarsi troppo agli altri. Tuttavia, capisce subito come conquistare Nana tra cibo e carezze furtive.
Tra i due nasce così un’amicizia speciale che arricchisce le loro vite. Tutto sembra essere in equilibrio, fino a quando Satoru perde il lavoro e deve trasferirsi, non può più occuparsi di Nana. E così, i due partono alla ricerca di un nuovo padrone per la gatta e intraprendono un viaggio attraverso il Giappone a bordo di una vecchia station wagon argentata. Un viaggio dal magnifico fascino nel corso del quale i due compagni di viaggio incontrano paesaggi incantanti e vecchie conoscenze, come l’amico d’infanzia di Satoru, una donna amata del suo passato e anche un compagno delle scuole medie. Nessuno di loro, però può prendersi cura di Nana.
Quel gatto che non aveva più bisogno di nessuno e quel ragazzo – con un segreto – che aveva scelto la solitudine per non soffrire, ora si ritrovano a fare i conti con la realtà. Quella che li vede insieme e, forse, ormai inseparabili.

Le Cronache di un gatto viaggiatore lo avevo immaginato come un libro che “ti porta” in viaggio attraverso una terra piena di magia, ma ne emerge un racconto emozionate, commovente e allegro al tempo stesso, che interseca molto bene il tema della solitudine con quello dell’amicizia, stavolta tra gatto e umano. E non tra gatto e padrone: i gatti non li hanno.
Ma tra due amici che hanno due punti di vista differenti della vita: e Hiro Arikawa si diverte a immaginare il modo di pensare felino in quelle che, anche nelle nostre vite, sono le “conversazioni” tra l’uomo e gli amici a quattro zampe.


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