Innovazione? In Europa è un affare del Nord
Svezia e Danimarca guidano la graduatoria Eis, l'Italia galleggia
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Chi guida davvero l’innovazione in Europa? Ogni anno, il Quadro europeo di valutazione dell’innovazione (EIS) ci svela la mappa del progresso tecnologico e creativo del continente, tra slanci virtuosi, frenate inaspettate e sorpassi sorprendenti.
Il Nord Europa guida l’innovazione
Pubblicato il 15 luglio 2025, l’EIS di quest’anno ridisegna nuovamente il panorama dell’innovazione europea e delle tecnologie moderne con nuove gerarchie, sfide emergenti e conferme eccellenti. Dalla Svezia che riconquista la vetta, alla Croazia che scala il proprio ranking con slancio, fino ai passi falsi di chi arretra nonostante i progressi: l’Europa dell’innovazione è un ecosistema in continua evoluzione. Il quadro europeo di valutazione dell’innovazione inoltre può aiutare i paesi a valutare negatività e positività dei sistemi nazionali di innovazione e a individuare le sfide che devono essere affrontate e vinte. E nel caso dell’Italia?
L’Italia resta a guardare
Cosa raccontano davvero i numeri dietro l’indice che misura i nostri presente e futuro tecnologici? Dalla analisi comparativa delle prestazioni in materia di innovazione nei paesi dell’UE – l’EIS appunto – il Belpaese negli ultimi 7 anni è stata classificata come “innovatore moderato”, con un indice pari a 93 punti percentuali della media europea, e nel 2025 si colloca al 14esimo posto tra gli Stati membri, cioè un incremento di 15.4 punti percentuali rispetto al 2018 e del 3,4 rispetto al dato dell’anno scorso. Quali dunque i punti di forza e le debolezze dell’Italia? Tra gli indicatori con i punteggi più elevati tra gli Stati membri dell’UE, troviamo la produttività delle risorse, le applicazioni di progettazione, e la capacità delle nostre piccole e medie imprese di introdurre innovazioni nei processi aziendali. Mentre tra gli indicatori con i punteggi più bassi tra i paesi dell’Unione Europea figurano le carenze legate all’accesso a Internet ad alta velocità e la bassa occupazione degli specialisti legati alle tecnologie della informazione e della comunicazione (ICT). E ancora, tra gli aspetti negativi, l’Italia è numericamente tra gli ultimi paesi Ue per persone con istruzione terziaria (ossia tutti i corsi di studio a cui si può accedere dopo il conseguimento del Diploma di Istruzione e Formazione Professionale o del Diploma di Istruzione Secondaria di Secondo grado liceale, tecnico o professionale).
Il quadro d’insieme
Più in generale, invece, come si sta muovendo il vecchio continente? Le prestazioni dell’Unione europea in materia di innovazione misurate dal quadro europeo di valutazione dell’innovazione sono aumentate di 12,6 punti percentuali dal 2018. In questo periodo, tutti gli Stati membri dell’UE hanno aumentato i loro risultati in materia di innovazione, anche se la misura in cui sono migliorati varia. Tra il 2024 e il 2025 i risultati dell’UE in materia di innovazione sono diminuiti marginalmente di 0,4 punti percentuali. Più specificamente, i risultati in materia di innovazione sono aumentati in 13 Stati membri durante questo periodo, mentre 14 Stati membri hanno registrato un calo. Analogamente alle edizioni precedenti, il quadro europeo di valutazione dell’innovazione 2025 classifica gli Stati membri in quattro gruppi di innovazione in base ai loro punteggi: Leader dell’innovazione (il rendimento è superiore al 125 % della media dell’UE), innovatori forti (tra il 100 % e il 125 % della media dell’UE), innovatori moderati (tra il 70 % e il 100 % della media dell’UE) e innovatori emergenti (sotto il 70 % della media dell’UE). Sulla base di un processo di revisione avviato tra la fine del 2024 e l’inizio del 2025, EIS 2025 applica un quadro di indicatori riveduto a quello utilizzato per il periodo 2021-2024.
La classifica dell’innovazione in Europa
Rispetto alle edizioni precedenti, la Svezia riconquista la sua posizione di Stato membro più innovativo, davanti alla Danimarca, che è stata il principale Stato membro dell’UE dal 2020 al 2024. Tre paesi hanno registrato cambiamenti nel loro gruppo di prestazioni. La Croazia ha migliorato le sue prestazioni in materia di innovazione di 19,4 punti percentuali dal 2018 al 2025, passando dal gruppo degli innovatori emergenti al gruppo degli innovatori moderati. Cipro è passata dal gruppo degli innovatori forti a quello degli innovatori moderati, nonostante il suo punteggio sia aumentato di 17,6 punti percentuali dal 2018. Analogamente, l’Ungheria è passata dagli innovatori moderati agli innovatori emergenti, nonostante un aumento di 16,2 punti percentuali nello stesso periodo.
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