Insetti e meduse: ecco cosa fare se si viene punti
Il vademecum dei pediatri da tenere con sé in caso di emergenza
Insetti, meduse e chissà cos’altro: l’estate è piena di insidie, specialmente per i più piccoli. Per non lasciarsi trovare impreparati, i pediatri hanno diffuso un piccolo, ma utilissimo, vademecum per sapere sempre cosa fare, in caso di necessità, ed, eventualmente, come evitare guai peggiori. Già, perché la bella stagione è tale ma non vuol dire che sia priva di pericoli, rischi e infortuni che potrebbero trasformare le vacanze in un supplizio.
Api e zanzare, che fare?
Cosa fare si viene punti da un insetto? Poche regole ma da rispettare alla lettera specialmente se si dovesse trattare di vespe, api o calabroni: rimuovere subito il pungiglione, lavare la zona interessata, mettere il ghiaccio. Se, e solo se, il gonfiore non dovesse riassorbirsi e, anzi, finisse per estendersi e si avvertissero sintomi legati a difficoltà respiratorie, rivolgersi di corsa al 112. Poi c’è tutto il filone zanzare, coi rischi che si portano dietro, specialmente in tempi, come questi, di West Nile. Contro di loro è meglio giocare d’anticipo: abiti chiari e repellenti per evitare di essere avvicinati.
Non solo insetti: occhio a meduse e tracine
Non ci sono soltanto gli insetti, ma pure le meduse e le tracine danno pensieri specialmente a chi preferisce il mare e ama bagnarsi tra le onde. Non si tratta degli stessi animali e, va da sé, eventuali punture vanno trattare in maniera differente l’una dall’altra. Nel caso di meduse, spiegano i pediatri del Sip, meglio risciacquare con acqua di mare e applicare gel a base di cloruro d’alluminio. Se, invece, si è finiti nel mirino di una tracina, oltre a sopportare un dolore maggiore, occorre armarsi di santa pazienza. È assolutamente proibito usare ammoniaca, alcol o ghiaccio; meglio affidarsi alle capacità analgesiche del calore infilando la parte punta in acqua calda o dentro la sabbia.
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