Attualità

“Io Sono Giorgia” ora esce in India e Modi le fa la prefazione

I leader di Italia e India sempre più vicini: "Istinti civilizzatori condivisi"

di Giovanni Vasso -


“Io sono Giorgia”: da best-seller a long-seller, l’autobiografia di Giorgia Meloni esce in India e a firmare la prefazione è il capo del governo di Nuova Delhi, Narendra Modi. Ma a corredo del volume, “I am Giorgia – my roots, my principles”, ci sarà anche un’altra prefazione questa, però, firmata da Donald Trump junior, figlio del presidente americano. Le parole che Modi ha inteso scrivere per Giorgia sono eloquenti di un rapporto che pare solido e cordiale. Al punto che, mesi fa, durante gli incontri formali tra India e Italia, agli internauti indiani non sfuggì l’idillio tra i due governanti al punto che crearono, mandando virale, l’hashtag #Melodi, su cui scherzarono anche i diretti interessati.

“Io sono Giorgia”, in India Modi le scrive la prefazione

Stando a quanto riporta l’Adn Kronos, Modi nella prefazione a Io sono Giorgia in uscita in India ha messo in risalto, nel suo scritto, la vicinanza tra i due Paesi. Tra l’Italia e l’India, secondo il capo del governo di Bharat, c’è una vicinanza che si basa su “su istinti civilizzatori condivisi, come la difesa del patrimonio, la forza della comunità e la celebrazione della femminilità come forza guida”. Poi Modi celebra Meloni: “Sono fiducioso che sarà accolto come un racconto stimolante di una straordinaria leader politica contemporanea e di una patriota. È stato un grande onore scrivere questa prefazione”.

“Mann Ki Baat”

Ovvero “le idee del cuore”. O, se preferite, una sorta di weltanschauung. Modi così definisce il libro Io Sono Giorgia che si accinge a finire sugli scaffali delle librerie in India per i tipi di Rupa Publications, una delle più importanti case editrici del Paese. Mann Ki Baat, però, vuol dire anche altro. Almeno simbolicamente. È stato il titolo, difatti, del programma radio con cui Modi si rivolge al pubblico indiano da oltre dieci anni, dal 2014. Un suo “marchio” sia politico che comunicativo. Insomma, una mano tesa se non di più, alla leader italiana.


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