Esteri

Iraq: tensione sempre più alta, almeno 20 morti

di Redazione -

A protester holds an Iraqi flag next to burning tires during ongoing anti-government protests in Kerbala, Iraq November 27, 2019. REUTERS/Abdullah Dhiaa al-Deen


Non si ferma la tensione in Iraq dove, dopo mesi di numerosi tentativi volti a formare un governo, sono iniziati scontri che hanno portato ad almeno 20 morti e centinaia di feriti, secondo l’ultimo aggiornamento di Al Jazeera. Gli attacchi tra i sostenitori del leader sciita Moqtada al Sadr, le forze di sicurezza nella Green Zone di Baghdad e milizie vicine all’Iran portano ad incrementare le preoccupazioni per il futuro del Paese. E’ stato inoltre imposto il coprifuoco a livello nazionale.

Le violenze sono iniziate nel momento in cui il potente leader religioso ha dichiarato la propria decisione di lasciare la politica e in seguito alla decisione del suo mentore spirituale di ritirarsi e tentare di persuadere al Sadr a trasferirsi in Iran.

I sostenitori di al Sadr, che avevano programmato un sit-in di una settimana al parlamento nella Green Zone, hanno violato l’ingresso del Palazzo Repubblicano, luogo in cui si svolgono regolarmente le riunioni del governo. Almeno sette colpi di mortaio proiettili sono stati lanciati verso la Green Zone nella notte di lunedì, stando a quanto riportato da una fonte di sicurezza citata da France Presse, ma risulta ancora non identificato il colpevole.


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