Ischia, l’inondazione che sconfigge l’auspicio della prevenzione
Cosa è stato fatto dopo la colata di fango che fece 12 vittime nel 2022, cosa resta fare
I danni del 2022
Il nubifragio che si è abbattuto ieri su Ischia è stato violentissimo, con piogge intense e fulmini a partire dalle 8:30 del mattino. In meno di un’ora si sono accumulati oltre 100 mm di pioggia, con conseguenti allagamenti diffusi che hanno minacciato la stesse sede del Municipio ove il sindaco ha evacuato due scuole e un asilo, strade trasformate in fiumi e auto sommerse o trascinate dall’acqua, comprese quelle dei carabinieri. L’episodio non appare isolato, le precipitazioni non abbandoneranno presto l’isola.
Ischia, il suo dissesto idrogeologico
Il nubifragio riporta sotto i riflettori il caso del suo dissesto idrogeologico, già causa solo negli ultimi anni di una tragedia rilevante nel 2022, con una colata di fango e frane a Casamicciola Terme: 12 morti. E rilancia il dibattito sull’abusivismo edilizio – ad Ischia nel 2022 erano circa 600 le case abusive colpite da ordinanza definitiva di abbattimento – , sui condoni edilizi – 27mila le pratiche di richiesta – e sul mancato rispetto delle norme urbanistiche, sulla fragilità del territorio e sulla lentezza degli interventi di messa in sicurezza.
Mentre gli esperti e i geologi ribadiscono il rischio elevatissimo e un problema strutturale che necessita di piani di prevenzione rigorosi e di interventi prioritari e coordinati.
Cosa è stato fatto finora
Negli ultimi mesi gli avanzamenti ci sono stati: 94 interventi già portati a termine, 34 in fase di realizzazione e 11 prossimi all’avvio. Tuttavia, rimangono 41 interventi per i quali le procedure di affidamento non sono ancora stata attivate. Proprio pochi giorni fa la settima rimodulazione del Piano di Protezione civile, il Commissario Straordinario per la ricostruzione post-sisma e post-frana, Giovanni Legnini che aveva già convocato i sindaci dell’isola tra una settimana per fare il punto della situazione, a partire dal progetto di potenziamento del sistema fognario di Casamicciola Terme, del valore di 4 milioni di euro, già finanziato.
Il meteo sconfigge ogni auspicio di prevenzione
E solo nel giugno scorso nell’isola, la Commissione parlamentare d’inchiesta sul rischio idrogeologico e sismico, con il suo presidente Pino Bicchielli ad auspicare che i problemi legati al rischio idrogeologico, “che coinvolge il 94% del territorio italiano” rientrino in una gestione ordinaria, abbandonando la strada delle procedure straordinarie, con un “cambiamento culturale”.
Ciò che immagina anche Legnini, guardando alla delocalizzazione e alla cura degli alvei. Poi, ogni volta, il clima lavora ad un ritmo più accelerato di ogni ipotizzata prevenzione.
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