Esteri

Israele accusa Hamas: voleva produrre armi biologiche

di Ernesto Ferrante -


Tre comandanti di compagnia di Hamas sono stati uccisi nei raid notturni sulla Striscia di Gaza. Le Idf hanno agito sulla base delle informazioni fornite dallo Shin Bet e dalla Direzione dell’intelligence militare. Un altro attacco è stato condotto su indicazione delle truppe della Brigata Nahal contro un edificio utilizzato anche come deposito di armi.

I combattenti del movimento di resistenza palestinese, secondo le forze di difesa israeliane, volevano produrre armi biologiche, in particolare la letale tossina botulinica, per provocare un’intossicazione collettiva in Israele. In un manuale di 26 pagine, diviso in 6 capitoli, sequestrato ad alcuni uomini entrati in Israele lo scorso 7 ottobre, sono contenute istruzioni per realizzarle. Nel testo si chiede “a Dio, l’Altissimo, di accettare questo come una buona azione, che sia utile all’Islam, ai musulmani, al Jihad e a coloro che si impegnano nella causa di Dio contro gli infedeli”.

Lo sfollamento della popolazione palestinese da Gaza è “una linea rossa”. Lo ha ribadito il ministro degli Esteri egiziano, Sameh Shoukri, durante l’incontro a Pechino tra una delegazione composta da Paesi arabi ed organizzazioni regionali (Egitto, Arabia Saudita, Giordania, Indonesia, Anp e Oci) con il ministro degli Esteri cinese, Wang Yi.

“C’è una politica dichiarata che mira allo sfollamento dei palestinesi da Gaza, ma la forte posizione di rifiuto da parte dell’Egitto e dei Paesi arabi è una linea rossa. Lo sfollamento minaccerà la pace, la sicurezza e la stabilità della regione e del mondo”, ha affermato Shoukri, stando a quanto riferito dal suo portavoce, Ahmed Abu Zeid, sul social X.

L’Iran ha chiesto alla Russia di svolgere “un ruolo più attivo” nella risoluzione della guerra in corso. In una telefonata con il suo omologo russo Sergey Lavrov, il ministro degli Esteri iraniano Hossein Amirabdollahian ha aggiunto che “la resistenza determinerà senza dubbio il risultato finale”.

I leader dei paesi Brics terranno oggi una riunione di emergenza in videoconferenza per discutere della situazione in Medio Oriente, alla quale prenderanno parte anche il presidente russo Vladimir Putin e il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres.



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