Israele, gli ostaggi e il countdown per l’offensiva di Gaza
E’ saltata la trattativa tra Hamas e Israele per il rilascio di 50 ostaggi con doppia nazionalità in cambio di carburante. A scriverlo è il Wall Street Journal citando fonti ben informate.
Le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno scritto agli abitanti della Striscia di Gaza chiedendo loro di fornire informazioni sugli ostaggi nelle mani dei miliziani del movimento di resistenza palestinese e promettendo in cambio sicurezza e ricompense. Lo ha annunciato in un tweet il portavoce militare delle Idf, il contrammiraglio Daniel Hagari, condividendo contatti telefonici di Telegram e Watshapp per mettersi in contatto.
Gli israeliani hanno colpito il campo profughi di al-Shati, uno dei più densamente popolati dell’enclave palestinese. Tra le vittime ci sono donne e bambini. Nel raid sono state danneggiate anche delle ambulanze.
Secondo i dati del ministero della Sanità di Gaza sarebbero state uccise 5.791 persone. Circa 2.360 i bambini morti. Il ministero, riferisce Haaretz, ha inoltre reso noto che nelle scorse 24 ore avrebbero perso la vita 704 persone. A causa degli attacchi dell’Idf, 12 ospedali e 32 cliniche hanno smesso di fornire servizi ai residenti.
“Siamo pronti per l’offensiva di terra a Gaza e prenderemo una decisione a livello politico per quanto riguarda la forma e la tempistica”. Ad affermarlo, secondo quanto riporta The Times of Israel, è il capo di stato maggiore dell’Idf, il tenente generale Herzi Halevi. “Ci sono considerazioni tattiche e persino strategiche che hanno ritardato l’offensiva di terra, ma che hanno consentito all’Idf di prepararsi al meglio”, ha spiegato Halevi.
“Stiamo sfruttando ogni minuto per essere ancora più preparati”, ha rimarcato rilevando che intanto “il nemico viene colpito, distruggiamo infrastrutture e raccogliamo informazioni per la fase successiva”.
“Adesso basta. È inaccettabile che ad Israele venga dato il via libera incondizionato e una libera licenza di uccidere”. A lanciare l’avvertimento è stato l’Emiro del Qatar Sheikh Tamim bin Hamad Al-Thani.
“L’occupazione e l’assedio degli israeliani non possono essere ignorati. Ai nostri tempi non dovrebbe essere consentito bloccare l’accesso all’acqua e trattenere medicinali e cibo come arma contro un’intera popolazione”, ha proseguito l’emiro.
Tamim ha dichiarato che lo spargimento di sangue deve finire e che ai civili devono essere risparmiate le conseguenze degli scontri.
Torna alle notizie in home