Esteri

Israele-Hamas, l’Idf: “Nuova fase della guerra e attacchi mirati”. Bliken a Tel Aviv mentre continuano i raid

di Claudia Mari -

epa11065038 A handout photo made available by the US Embassy Jerusalem Press Section shows US Secretary of State Antony Blinken disembarking from his plane after landing at Ben Gurion Airport, outside Tel Aviv, Israel, 08 January 2024. Blinken's official visit to Israel, his fourth since the 07 October Hamas attack, is part of his trip to the region. EPA/DAVID AZAGURY/US EMBASSY JERUSALEM PRESS SECTION HANDOUT HANDOUT EDITORIAL USE ONLY/NO SALES HANDOUT EDITORIAL USE ONLY/NO SALES


Israele è entrato in una “nuova fase” nella guerra contro Hamas sulla Striscia di Gaza. Lo ha detto al New York Times il portavoce militare Daniel Hagari che ha annunciato l’avvio della “Fase tre” dell’offensiva. “È iniziata una fase nuova, meno intensa, dei combattimenti”, caratterizzata da un ricorso minore alle forze di terra e agli attacchi aerei, “ma con attacchi mirati” ha precisato Hagari a poche ore dall’arrivo in Israele del segretario di Stato americano Antony Blinken.

Proprio il segretario di Stato Usa è arrivato a Tel Aviv con l’intenzione di chiedere ai vertici di Israele di ridurre l’intensità delle operazioni militari a Gaza, accelerando il passaggio alla nuova fase della guerra. E difatti, Blinken ha sottolineato “l’mportanza” di rafforzare il meccanismo che fornisce aiuti umanitari alle popolazioni palestinesi ed agevolare il ritorno degli sfollati. Assieme al coordinatore delle Nazioni Unite per gli Affari umanitari e la ricostruzione della Striscia di Gaza, Sigrid Kaag, il segretario di stato americano “ha sottolineato l’impegno condiviso per raggiungere i più vulnerabili, attraverso l’aumento dell’ingresso di aiuti e beni commerciali a Gaza, dell’assistenza localizzata per soddisfare le esigenze immediate ed il miglioramento dei finanziamenti per l’assistenza umanitaria”, secondo quanto riporta una dichiarazione del Dipartimento di Stato. 

Intanto, negli Stati Uniti, montano le proteste sulla Guerra a Gaza. Il presidente Biden è stato interrotto da un gruppo di manifestanti pro-Gaza durante il suo intervento a Charleston, in South Carolina. “Capisco la vostra rabbia”, ha risposto il presidente americano di fronte alla richiesta del “cessate il fuoco ora”, prima che il secret service li allontanasse dalla chiesa. “Sto lavorando con Israele per far arrivare gli aiuti alla popolazione palestinese e limitare le vittime civili”, ha sottolineato Biden. Parte delle persone presenti ha invece iniziato a gridare, “altri quattro anni”, a sostegno del presidente.

Non solo, a New York centinaia di manifestanti hanno bloccato tutte le maggiori strade di accesso in un’ondata di manifestazioni per chiedere un cessate il fuoco a Gaza, con tensioni tra automobilisti e manifestanti. La polizia ha arrestato in tutta la città 325 persone. A metà mattina la situazione è tornata alla normalità, ma centinaia di persone sono state portate via dalla polizia e caricate su autobus fatti arrivare dal dipartimento.


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