Israele massacra cinque giornalisti mentre lavoravano a Khan Younis
Per la direttrice del Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite, la situazione alimentare nella Striscia di Gaza è “catastrofica”
Almeno 20 persone sono morte nell’attacco israeliano all’ospedale Nasser di Khan Younis, nella Striscia di Gaza meridionale. Funzionari del governo di Gaza hanno confermato che sono 5 i giornalisti uccisi nell’operazione israeliana. “Il numero dei giornalisti martiri sale a 244 dopo l’annuncio del martirio di quattro giornalisti nell’attacco all’ospedale Nasser”, si legge in una nota dell’ufficio stampa del governo.
Chi sono i giornalisti uccisi da Israele
Tra le vittime ci sono un fotografo dell’agenzia di stampa Reuters e un reporter dell’emittente statunitense NBC. Il fotoreporter della Reuters, riferisce Al Jazeera, era Hossam al-Masri, mentre il giornalista della NBC si chiamava Moaz Abu Taha. Le altre due vittime erano il fotoreporter della stessa Al Jazeera, Mohammed Salama, e Mariam Abu Daqa, giornalista che collaborava con diversi media, tra cui l’Independent Arabic e l’Associated Press. Fonti mediche hanno successivamente confermato all’agenzia turca Anadolu che Ahmed Abu Aziz, un giornalista freelance di siti di notizie tunisini e marocchini, è morto per le ferite riportate.
L’ufficio stampa palestinese ha descritto le uccisioni come un “crimine orribile” contro gli operatori della stampa, rilevando che sono stati uccisi mentre coprivano gli eventi all’ospedale quando le forze di occupazione hanno bombardato l’area.
Il raid di questa mattina è stato “una barbarie estrema”, ha commentato a Sky news Uk il chirurgo Nick Maynard, che ha lavorato nell’ospedale Nasser dall’inizio dell’estate.
Secondo quanto affermano testimoni all’Associated Press, le forze israeliane hanno ucciso a colpi d’arma da fuoco quattro palestinesi in cerca di aiuti che attraversavano una zona militare a sud di Gaza City, abitualmente utilizzata per raggiungere un punto di distribuzione alimentare. Gaza City si trova ufficialmente in carestia dopo 22 mesi di guerra, mentre le forze di difesa israeliane portano avanti l’offensiva pianificata dai militari su ordine del premier Benjamin Netanyahu e dei suoi ministri.
McCain conferma la carestia a Gaza
Per la direttrice esecutiva del Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite, Cindy McCain, la situazione alimentare nella Striscia di Gaza è “catastrofica”. “C’è una malnutrizione molto grave. Avete visto persone morire di fame lì”, ha dichiarato la funzionaria in un’intervista al canale televisivo giapponese Nhk. Lo Stato ebraico, invece, continua a negare l’emergenza.
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