L'identità: Storie, volti e voci al femminile Poltrone Rosse



Esteri

“Israele non c’entra con la morte di Kirk”

Netanyahu punta il dito sul Qatar: "Mostruose bugie"

di Pietro Pertosa -


“Israele non c’entra nella morte di Charlie Kirk”, in un video il premier Benjamin Netanyahu punta il dito contro il Qatar. La questione non è peregrina perché, ormai da giorni, girano accuse nei confronti di Tel Aviv sul web. Israele, spiegano i resoconti che hanno fatto arrabbiare il governo di Netanyahu, avrebbe potuto avere un ruolo nell’uccisione di Charlie Kirk poiché era divenuto, via via, sempre più scettico rispetto all’incrollabile sostegno Usa alle politiche e agli attacchi su Gaza. Accuse su cui Netanyahu ha ritenuto di dover rispondere.

Israele non c’entra con la morte di Kirk

Inizia con Goebbels, finisce coi soldi del Qatar. La replica, puntuta, di Netanyahu a chi accusa Israele di averci messo lo zampino nell’uccisione di Charlie Kirk: “Joseph Goebbels, il ministro della propaganda nazista, ha affermato che più grande è la bugia, più velocemente si diffonderà. Qualcuno ha inventato una mostruosa bugia, ovvero che Israele ha qualcosa a che fare con l’orribile omicidio di Charlie Kirk”. E quindi ha tuonato: “Ora, alcuni stanno diffondendo queste voci disgustose, forse per ossessione, forse per i finanziamenti del Qatar. Kirk – ha concluso – merita onore non bugie”.

“Anche io minacciato come lui”

Nei giorni scorsi, il premier Netanyahu aveva tracciato un parallelismo tra lui e l’attivista conservatore americano. Aveva deplorato, nella conferenza stampa con il Segretario di Stato Usa Marco Rubio la violenza politica degli avversari di Israele, bollandoli come “una minaccia alla democrazia” e aveva ribadito di essere stato “minacciato anche lui” da quella stessa violenza. Il capo del governo di Tel Aviv, poi, aveva definito Kirk “un grande patriota americano e un grande amico” della sua nazione.


Torna alle notizie in home