Esteri

“Israele sarà una Super Sparta”, parola di Bibi Netanyahu

"Dovremo adattarci a un'economia autarchica", l'accerchiamento a Tel Aviv

di Maria Graziosi -

epa12361891 Israeli Prime Minister Benjamin Netanyahu visits the scene of a shooting incident in Jerusalem, 08 September 2025. At least five people were killed and several others injured by gunfire after a shooting incident at Ramot Junction in Jerusalem, according to Magen David Adom (MDA), Israel's national emergency services. EPA/Ronen Zvulun / POOL


Israele? No, chiamatela Sparta. Anzi, Super Sparta. Benjamin Netanyahu lancia la sfida di Tel Aviv all’isolamento. E immagina di dover ricostituire un’economia su base autarchica: “Non abbiamo scelta”. Chissà dove li pescheranno i nuovi Iloti, senza considerare i meteci, che tenevano in piedi l’economia laconica mentre l’aristocrazia spartiata si dedicava agli addestramenti o alle guerre.

Israele come Sparta

La tribuna è stata quella di una conferenza sull’economia tenutasi a Gerusalemme. Il premier Benjamin Netanyahu non s’è potuto sottrarre a un commento sulle vicende economiche e finanziarie dal momento che si fa largo, specialmente in Europa, l’idea di dare qualche segnale forte a Tel Aviv proprio puntando sull’economia. Niente sanzioni ma, ormai da tempo, si parla della possibilità, da parte dell’Europa, di sospendere (almeno in parte) gli accordi commerciali tra Bruxelles e Israele. Per la nazione israeliana sarebbe un duro colpo.

Netanyahu si sente Leonida

I Paesi ostili fanno quadrato e si allontanano da Israele, ha spiegato il capo del governo. Che ha tuonato: “Dovremo adattarci a un’economia con caratteristiche autarchiche. Sono un sostenitore del libero mercato, ma per sopravvivere dovremo garantire la capacità di produrre noi stessi ciò che è necessario per la sicurezza nazionale, in particolare l’industria bellica”. Il futuro di Israele è segnato: “Siamo Atene e Sparta, o forse Super-Sparta. Non abbiamo scelta”. Atene, storicamente, si reggeva su una talassocrazia, Sparta, invece, su un altro sistema economico che non resse alla decadenza greca. Ma la suggestione di Netanyahu non è peregrina. Sono anni, difatti, che circolano teorie per cui, già in tempi biblici, le tribù di Israele avrebbero avuto chissà quali rapporti nientemeno che coi re spartani. Teorie, per l’appunto. Che, però, corrono e fanno proseliti, una sorta di soft power. Che adesso torna molto utile.


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