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Israele, Usa temono attacco Iran. Vice Hezbollah: “Presto nuovo leader”

di adnkronos -


(Adnkronos) – Mentre cresce la tensione per un possibile attacco dell'Iran contro Israele in seguito all'uccisione del leader di Hezbollah Hassan Nasrallah, Naim Qassem, vice Segretario generale del gruppo islamista, ha avvertito che se Tel Aviv "volesse portare avanti un'incursione via terra'' in Libano, ''le forze della resistenza sono pronte. Siamo preparati e pronti. Il nemico israeliano non raggiungerà i suoi obiettivi". ''Andremo avanti con il nostro percorso contro Israele'', ha detto Qassem in un discorso pubblico, il primo dall'uccisione di Hassan Nasrallaha. ''Abbiamo perso un fratello, un padre, un leader'', ha poi aggiunto, offrendo le condoglianze alle famiglie di tutti coloro che sono stati uccisi nello stesso attacco aereo. "Le forze israeliane stanno uccidendo e commettendo massacri contro i civili in Libano e nella Striscia di Gaza. Gli Stati Uniti sono un alleato di Israele, fornendo sostegno militare illimitato: culturale, politico e finanziario'', ha aggiunto.  L'Iran starebbe intanto pianificando un attacco contro Israele. Lo ha dichiarato alla Cnn un funzionario statunitense, spiegando che Usa e Israele stanno preparando difese congiunte per respingere un possibile attacco, del quale la fonte non ha specificato né di che tipo possa trattarsi e né quali preparativi l'esercito americano stia mettendo in atto. 
L'Iran non lascerà senza risposta nessuno degli "atti criminali" di Israele, compreso l'omicidio del leader di Hezbollah Hassan Nasrallah, ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri iraniano Nasser Kanaani in una conferenza stampa. Il capo del consiglio per l'informazione del governo iraniano, Elias Hazrati, citato dall'agenzia di stampa Tasnim ha aggiunto che ''mostreremo la sconfitta di Israele alla gente del mondo''. Hazrati ha aggiunto che ''le fondamenta di Hezbollah sono così solide che non c'è possibilità di interrompere il suo cammino. Hezbollah ha cacciato Israele dal Libano molte volte. Un terrorista che avrebbe dovuto essere arrestato ora ordina omicidi alle Nazioni Unite'', ha aggiunto riferendosi al premier israeliano Benjamin Netanyahu. ''Hezbollah non ha usato le sue armi e ora deve iniziare. La Repubblica islamica dell'Iran è a fianco del popolo del Libano e di Hezbollah, e noi usiamo tutta la nostra capacità per aiutare Hezbollah e il popolo del Libano'', ha aggiunto.  Intanto non si fermano i raid di Israele. Nel mirino dell'Idf, dopo il Libano, anche lo Yemen dove, secondo il ministero della Sanità controllato dagli Houthi, ci sono stati 4 morti e 33 feriti nella città di Hodeidah.  Una fonte della sicurezza citata dall'emittente al-Hadath ha chiarito che Israele ha preso di mira una centrale elettrica della città in risposta agli attacchi missilistici degli houthi. Secondo alcuni media israeliani e fonti yemenite citate dall'emittente al-Mayadeen, sono stati colpiti anche l'aeroporto internazionale di Hodeidah e due serbatoi di carburante.  
Le Idf hanno invece smentito di aver condotto questa mattina un nuovo raid aereo contro il sobborgo di Dahiyeh alla periferia meridionale di Beirut in Libano, roccaforte di Hezbollah. La notizia del raid era stata riportata dai media libanesi, ma la stampa israeliana precisa ora che le esplosioni sarebbero state causate dal crollo di un palazzo che era stato danneggiato in un attacco precedente. Sono almeno 105 le persone uccise negli attacchi israeliani di ieri e 359 i feriti, hanno reso noto le autorità libanesi, mentre ieri il primo ministro ha dichiarato che il conflitto in corso potrebbe aver già costretto circa un milione di persone ad abbandonare le proprie case in tutto il Paese.  Intanto il leader di Hamas in Libano, Fateh Sherif Abu el-Amin, è stato ucciso insieme ad alcuni membri della sua famiglia in un attacco israeliano nel sud del Paese secondo quanto reso noto dal movimento islamista palestinese.  Hezbollah dal canto suo ha ufficialmente riconosciuto che Ali Karki, comandante del Libano meridionale del Partito di Dio, è stato ucciso insieme a Hassan Nasrallah nell'attacco israeliano di venerdì.  Israele non accetterà un cessate il fuoco in Libano senza una serie di condizioni, fra le quali l'allontanamento di Hezbollah dal confine settentrionale. Così in un messaggio del ministro degli Esteri israeliano Israel Katz trasmesso a oltre 25 suoi omologhi, come riporta l'emittente pubblica Kan. Tra i Paesi destinatari del messaggio – riferisce Kan – figurano Germania, Gran Bretagna, Italia e Canada, ma la stessa comunicazione è stata recapitata anche ai ministri coinvolti nei colloqui per una possibile tregua. Katz sostiene che l'unica situazione accettabile per un cessate il fuoco vedrebbe Hezbollah allontanato dal confine con Israele e disarmato a nord del fiume Litani. "Solo la piena attuazione di tutte le risoluzioni del Consiglio di sicurezza dell'Onu riguardanti il Libano porterà a un cessate il fuoco", afferma Katz. "Finché ciò non accadrà, Israele continuerà le sue azioni per garantire la sicurezza dei suoi cittadini e il ritorno dei residenti del nord alle loro case".  Nel frattempo l'Idf ha alzato i livelli di allerta in Cisgiordania in vista delle festività ebraiche. Lo ha riferito il portale di informazioni israeliano Walla!, aggiungendo che, nonostante le minacce terroristiche, l'esercito israeliano sta operando in varie località della Cisgiordania.  —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)


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