Economia

Istat conferma: anche a febbraio sale l’inflazione

di Alessio Gallicola -


Il trend è ormai consolidato, siamo all’ottavo mese consecutivo e peer trovare un paragone con i livelli raggiunti bisogna tornare molto indietro, addirittura di 27 anni, al 1995, anno che fece registrare lo stesso +5,7% che l’Istat ha certificato per lo scorso mese di febbraio. Confermate dunque le stime preliminari, l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività, al lordo dei tabacchi, ha registrato un aumento dello 0,9% su base mensile e del 5,7% su base annua. Nel mese di gennaio era stato calcolato un +4,8%.

A differenza di gennaio, quando a spingere in alto la crescita dell’inflazione erano stati i beni energetici regolamentati, stavolta sono quelli non regolamentati gli artefici della salita. Si tratta di carburanti per gli autoveicoli, lubrificanti, combustibili per uso domestico non regolamentati e energia elettrica a mercato libero; quelli regolamentati, invece, sono rappresentati dalle tariffe per gas di rete ad uso domestico ed energia elettrica a mercato tutelato.

Contribuiscono, seppur in misura minore, alla crescita dell’inflazione i prezzi dei beni alimentari, sia lavorati (da +2,2% a +3,1%) che non lavorati (da +5,3% a +6,9%), mentre la causa principale è da ricercare nell’aumento dei prezzi dei beni energetici regolamentati, a febbraio quasi raddoppiati rispetto allo stesso mese del 2021.

Su base mensile, l’aumento dell’indice generale è dovuto principalmente ai prezzi dei beni energetici non regolamentati (+8,3%) e in misura minore a quelli dei beni alimentari non lavorati (+1,7%), dei beni durevoli (+0,8%) e degli alimentari lavorati (+0,4%).

Il confronto annuo vede crescere in generale i prezzi dei beni (da +7% a +8,6%), mentre si confermano stabili quelli dei servizi (+1,8%); l’aspetto negativo, in questo senso, è che si allarga ulteriormente la forbice del differenziale inflazionistico negativo tra servizi e beni (da -5,2 punti percentuali di gennaio a -6,8), un dato non certo rassicurante per l’economia delle piccole e medie imprese italiane.

Cresce anche l’indice armonizzato dei prezzi al consumo (+0,8% su base mensile e +6,2% su base annua). L’indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati, al netto dei tabacchi, registra un aumento dell’1,0% su base mensile e del 5,6% su base annua.


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