Economia

Istat corregge il Pil al rialzo: +0,2%

di Cristiana Flaminio -


Il Pil va un po’ meglio delle aspettative: l’Istat ritocca la variazione acquisita per il 2024 a +0,2% rispetto allo 0,1% preventivato. Secondo gli analisti Nel quarto trimestre del 2023 il prodotto interno lordo (Pil), corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, è aumentato dello 0,2% rispetto al trimestre precedente e dello 0,6% nei confronti del quarto trimestre del 2022. In termini tendenziali la crescita risulta in lieve rialzo rispetto allo 0,5% registrato in via preliminare. In particolare, va rivista, verso l’alto, la variazione acquisita del Pil per il 2024, cioè quella che si avrebbe in presenza di una variazione congiunturale nulla nei restanti trimestri dell’anno. Risulta pari a +0,2% mentre nella stima diffusa il 30 gennaio la crescita acquisita era pari a +0,1%. La crescita del Pil, spiega l’Istat, poggia le sue basi soprattutto negli investimenti (+0,5%), nella domanda estera netta (+0,4%) e nella spesa delle amministrazioni pubbliche (+0,1%). Va contestualmente registrato, però, che i consumi delle famiglie – in netta contrazione – hanno sottratto 0,8 punti percentuali alla crescita del Pil, mentre il contributo della variazione delle scorte è risultato nullo. Tra le componenti dell’offerta, in crescita dell’1,1% il valore aggiunto dell’industria, per via del forte incremento delle costruzioni cresciute del 4,7%, mentre sono in lieve calo sia l’agricoltura, sia i servizi. In crescita dello 0,8% sono risultate le ore lavorate, dello 0,5% le posizioni lavorative, dello 0,6% le unità di lavoro e dello 0,4% i redditi pro-capite


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