Attualità

Italia nel mirino dei jihadisti per la posizione filo-israeliana

di Rita Cavallaro -


L’Italia nel mirino degli jihadisti per il suo appoggio a Israele. È l’allarme lanciato dagli 007, contenuto nella relazione sul terrorismo e la politica dell’informazione per la sicurezza, presentata ieri dall’intelligence al Parlamento, in cui viene delineato un quadro internazionale molto complesso, riassunto in tre parole chiave: instabilità, incertezza e competizione. “L’Italia continua a costituire oggetto di attenzione da parte della propaganda jihadista, in virtù della sua centralità nel mondo cristiano, l’impegno nella coalizione globale anti-Daesh e la presenza, sul territorio nazionale, di luoghi simbolo della cultura e della storia occidentale”, si legge nella documento dei servizi segreti, i quali sottolineano come il conflitto tra Israele e Hamas abbia rivitalizzato la campagna mediatica sia di Daesh che di al Qaida contro l’Occidente e, in questo contesto, anche il nostro Paese, che in passato era considerato semplicemente come un punto di passaggio tra l’Africa e L’Europa, ora è indicato quale possibile obiettivo per la sua asserita posizione filo-israeliana. “L’attentato incendiario compiuto nella notte tra il 31 gennaio e il 1 febbraio 2024 contro il Consolato statunitense di Firenze si colloca all’interno di questa cornice, confermando la presenza di rischi anche nel nostro Paese”, avvertono gli 007, precisando che è perfino proseguita la diffusione di materiale propagandistico volto a incitare attacchi contro luoghi di culto cristiani in Italia. L’intelligence ha rilevato che è il web a confermarsi come uno strumento fondamentale per il reclutamento dei terroristi, la radicalizzazione in nome della Jihad e l’incitamento al compimento di atti violenti anche nel nostro Paese. Internet, comunque, non è l’unico pericolo per la minaccia jihadista, visto che i rischi sono aumentati anche sul territorio, come attesta la presenza o il transito di cittadini centro-asiatici e nord-caucasici a vario titolo legati a Iskp. In alcuni casi, l’ingresso in area Schengen si è verificato dopo un passaggio attraverso la Turchia e i Balcani occidentali. L’attenzione è alta e il lavoro dell’intelligence mirato a eliminare qualsiasi minaccia: non a caso nel solo 2024 sono stati espulsi 82 soggetti potenzialmente pericolosi per la sicurezza nazionale. Nella relazione non c’è solo il fronte mediorientale, ma anche il conflitto russo-ucraino: per gli 007 la Russia ha rafforzato il proprio ruolo di primo piano nelle offensive “ibride” nei confronti di governi che sostengono l’Ucraina. E ancora, le organizzazioni terroristiche internazionali dimostrano una grandissima capacità di adattamento e di utilizzo delle tecnologie come l’Intelligenza artificiale. Dal report emerge come “le nuove tecnologie, in particolare dell’intelligenza artificiale, stanno contribuendo a trasformare il modo in cui le organizzazioni estremiste e terroristiche comunicano e operano”. In particolare, “in ambienti jihadisti, ma anche nell’ambito dell’estrema destra suprematista internazionale, sono state riscontrate capacità d’innovazione e di adattamento tecnologico, nell’intento di ottimizzare le attività di propaganda, di reclutamento, di pianificazione ed esecuzione operativa”.


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