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Jovanotti ai Laghi di Fusine, due specchi d’acqua di origine glaciale incastonati in una foresta millenaria

Un viaggio di 770 km da Cortona fino ai due laghi alpini tra i più belli d’Italia.

di Gianluca Pascutti -


Sabato 26 luglio 2025, alle ore 14:00, ai Laghi di Fusine (Tarvisiano, UD), va in scena uno spettacolo inedito: il Bike Concert di Jovanotti, nell’ambito del No Borders Music Festival, giunto alla sua 30ª edizione e ormai appuntamento consolidato nel panorama europeo.

Due anni dopo il grave incidente in bici a Santo Domingo (luglio 2023), l’artista ha scelto di trasformare la sua rinascita personale in un viaggio simbolico: è partito da Cortona, la sua città, per affrontare 770 km in bicicletta, fino a raggiungere il palco immerso nella natura, a ridosso del lago, dove si esibirà.

La particolarità:

Un concerto accessibile solo a chi arriva in bicicletta, senza mezzi a motore: un’esperienza sostenibile, collettiva e immersiva. Non a caso, l’evento ha registrato il sold out immediato, con 5.000 pass venduti in pochi minuti.

Ma dove sono e cosa rappresentano questi due splendidi laghi alpini?

A pochi chilometri da Tarvisio, nell’estremo nord-est del Friuli‑Venezia Giulia, esiste un luogo dove il tempo sembra essersi fermato: i Laghi di Fusine. Due bacini alpini — il Superiore e l’Inferiore — incastonati come smeraldi in una conca silenziosa, al cospetto del maestoso Monte Mangart. Un paesaggio modellato dai ghiacciai, che oggi racconta storie di roccia, acqua, alberi antichi e animali quasi mitici, come la lince.

Origine glaciale:

I Laghi di Fusine sono di origine glaciale. Furono scavati migliaia di anni fa dallo scorrere lento e imponente delle lingue di ghiaccio che scendevano dai vari versanti, lasciando conche profonde colme d’acqua cristallina. Il Lago Superiore, a circa 929 metri d’altitudine, è leggermente più piccolo e alimenta il Lago Inferiore (924 m) tramite ruscelli e infiltrazioni sotterranee. In superficie tutto appare calmo, ma il cuore di questi laghi conserva ancora l’energia primordiale della montagna.

Flora:

Attorno ai laghi si stende un fitto bosco di conifere: abeti rossi, abeti bianchi, larici e pini mughi si alternano a faggi e ontani verdi. I suoli acidi e l’aria fresca e umida permettono la crescita di muschi vellutati, felci, funghi di montagna e — in certe stagioni fortunate — anche numerosi funghi commestibili e no.

È proprio in questi boschi che crescono alcuni degli alberi più preziosi d’Europa: gli abeti di risonanza. Questi giganti verdi, rari e longevi, vengono scelti per costruire strumenti musicali di altissima qualità. Solo uno su diecimila ha le caratteristiche giuste: fibre dritte, crescita lenta, assenza di nodi e un cuore capace di vibrare al tocco.

Fauna: dal cervo alla lince, una biodiversità sorprendente

Chi cammina silenzioso lungo i sentieri che costeggiano i laghi potrebbe incrociare cervi e caprioli, oppure udire lo squittio di scoiattoli tra i rami, ma la vera protagonista, invisibile e quasi leggendaria, è lei: la lince europea.

Estinta per decenni, è riapparsa proprio nei boschi attorno a Fusine, grazie a progetti di conservazione transfrontaliera. Elusiva, solitaria, notturna, la lince è simbolo della rinascita della wilderness alpina. La sua presenza è rarissima in Europa occidentale, ma qui, tra i confini naturali tra Italia, Austria e Slovenia, ha trovato un rifugio adatto: tranquillo, selvaggio, protetto.

Tra gli uccelli, si avvistano galli cedroni, cince, civette capogrosso e il canto insistente del picchio nero non manca mai. Anche anfibi e rettili popolano l’area, insieme a farfalle e insetti impollinatori, veri indicatori di biodiversità.

l paesaggio: tra acque calme e silenzi assoluti

I riflessi verde smeraldo e blu profondo dei laghi cambiano con la luce del giorno e con le stagioni. D’estate, il paesaggio esplode di verde; in autunno, le fronde si tingono di rosso e oro; d’inverno, la neve trasforma l’area in un contesto da favola — con i laghi che si ghiacciano completamente, diventando specchi di ghiaccio tra gli alberi dove il silenzio è assoluto è rotto solo dal fruscio delle fronde e dal canto degli uccelli.

I Laghi di Fusine non sono solo una meta turistica. Sono un ecosistema delicato, un crocevia di biodiversità alpina e una testimonianza viva della storia geologica della regione. Visitare questi laghi significa entrare in contatto con l’essenza stessa delle Alpi Giulie.


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