Jovanotti on the road: “E ora pedalo per il bene della Terra”
S’intitola “Aracataca – Non voglio cambiare pianeta 2” ed è un docutrip pensato, filmato e pedalato da Jovanotti, che da ieri è disponibile sulla piattaforma di RaiPlay. Dall’Ecuador alla Colombia, dalle Ande all’Amazzonia e dall’Oceano alla mitica Macondo. Una pedalata lunga 3500 km – e 50mila metri di dislivello – tra salite e discese, foreste e cascate, sentieri e autostrade. Jovanotti, dopo il successo ottenuto dalla prima stagione della serie #nonvogliocambiarepianeta, torna in sella con un nuovo e suggestivo viaggio in bicicletta in Sud America. E attraverso mari e oceani, villaggi e periferie, pueblos e città, racconta la magia di questa avventura al ritmo di tanta, tantissima musica. Dopo il grande successo della serie #nonvogliocambiarepianeta, ecco Aracataca la narrazione psichedelica di una follia a pedali. La serie è composta da ventidue puntate. Ventidue come gli arcani maggiori dei tarocchi che lo hanno accompagnato giorno dopo giorno. Un Lorenzo Cherubini che si mette a nudo, davanti alla fatica e alla curiosità, per raccontare e raccontarsi in un ambiente sempre nuovo e sempre diverso, nel segno della libertà, della spontaneità, dello sguardo aperto e ingenuo, del gioco e della consapevolezza. “Aspettavamo da tempo il ritorno di Lorenzo Jovanotti su RaiPlay con Non voglio cambiare pianeta 2 – ha sottolineato Elena Capparelli, Direttore di RaiPlay, aggiungendo – Siamo finalmente pronti a regalare al nostro pubblico questo straordinario viaggio in ventidue tappe, con la certezza che ogni singolo frame del racconto di Lorenzo sarà fonte di energia, ispirazione, bellezza”. Aracataca è stato girato in autonomia dall’artista con una piccolissima action camera e un cellulare. Un format che non è un format ma un docutrip per far scorrere immagini, pensieri, emozioni con una colonna sonora completamente originale scritta, suonata e cantata da Lorenzo Jovanotti. Prodotto da Soleluna, Aracataca è montato e diretto da Michele Lugaresi, realizzato con Federico Taddia. In occasione dell’attesissimo ritorno su RaiPlay, Lorenzo Cherubini si è raccontato a L’Identità.
Qual è la mission del progetto?
Mi piacerebbe far capire che, in questo bombardamento di notizie che riceviamo continuamente, siamo perennemente sopraffatti dal mondo che ci raggiunge. Muovendoci, anche in sella a una bici, a quel punto, siamo noi a raggiungere il mondo. È tutto questo grazie alla magia che solo i viaggi sono in grado di regalare.
Tra tutti i brani che hai portato al successo, te ne viene in mente uno nato da qualche tuo viaggio?
Sì, mi viene in mente, per esempio, L’ombelico del mondo, che è una canzone nata dopo un viaggio in America Latina. Durante quella mia esperienza mi era rimasto un ritmo nella mia testa, da cui poi ha avuto seguito il brano che oggi tanti conoscono…
Tornando al programma, non dev’essere stato semplice riuscire a fare una selezione del materiale per poter confezionare le puntate di questa seconda serie, vero?
Ho cercato di fare quello stesso tipo di selezione del materiale che già faccio quando mi ritrovo a dover realizzare un nuovo progetto discografico. Tra le particolarità del materiale raccolto c’è innanzitutto quella che il tutto è frutto di mezzi tecnici rudimentali. Ad esempio, non ho voluto utilizzare i droni, visto che ormai li usano dappertutto.
La bicicletta, rispetto al passato, è cambiata…
Grazie ad Augusto Baldoni, siamo riusciti a disegnare il telaio della nuova bici che mi accompagna. Il fatto è che l’ultima volta, quando ero tornato dal viaggio in Cile, mi sono reso contro di avere un problema di sensibilità ai polpastrelli, che purtroppo non mi ha permesso di suonare la chitarra per un po’ di mesi. E questo ci ha spinto a optare per una bicicletta più comoda. E infatti, dopo questo lungo viaggio, per fortuna ho le mani che funzionano ancora (sorride, ndr).
Con Amadeus avete avuto modo di sentirvi per la prossima edizione del Festival di Sanremo?
No, non ho ancora sentito Amadeus per Sanremo 2024. Per quanto riguarda la musica, invece, attualmente ho scritto un bel po’ di pezzi, anche se per il momento non sono in programma nuove uscite…
Qual è la mission del progetto?
Mi piacerebbe far capire che, in questo bombardamento di notizie che riceviamo continuamente, siamo perennemente sopraffatti dal mondo che ci raggiunge. Muovendoci, anche in sella a una bici, a quel punto, siamo noi a raggiungere il mondo. È tutto questo grazie alla magia che solo i viaggi sono in grado di regalare.
Tra tutti i brani che hai portato al successo, te ne viene in mente uno nato da qualche tuo viaggio?
Sì, mi viene in mente, per esempio, L’ombelico del mondo, che è una canzone nata dopo un viaggio in America Latina. Durante quella mia esperienza mi era rimasto un ritmo nella mia testa, da cui poi ha avuto seguito il brano che oggi tanti conoscono…
Tornando al programma, non dev’essere stato semplice riuscire a fare una selezione del materiale per poter confezionare le puntate di questa seconda serie, vero?
Ho cercato di fare quello stesso tipo di selezione del materiale che già faccio quando mi ritrovo a dover realizzare un nuovo progetto discografico. Tra le particolarità del materiale raccolto c’è innanzitutto quella che il tutto è frutto di mezzi tecnici rudimentali. Ad esempio, non ho voluto utilizzare i droni, visto che ormai li usano dappertutto.
La bicicletta, rispetto al passato, è cambiata…
Grazie ad Augusto Baldoni, siamo riusciti a disegnare il telaio della nuova bici che mi accompagna. Il fatto è che l’ultima volta, quando ero tornato dal viaggio in Cile, mi sono reso contro di avere un problema di sensibilità ai polpastrelli, che purtroppo non mi ha permesso di suonare la chitarra per un po’ di mesi. E questo ci ha spinto a optare per una bicicletta più comoda. E infatti, dopo questo lungo viaggio, per fortuna ho le mani che funzionano ancora (sorride, ndr).
Con Amadeus avete avuto modo di sentirvi per la prossima edizione del Festival di Sanremo?
No, non ho ancora sentito Amadeus per Sanremo 2024. Per quanto riguarda la musica, invece, attualmente ho scritto un bel po’ di pezzi, anche se per il momento non sono in programma nuove uscite…
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