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Juve, la rivoluzione può attendere: “Allegri rimane, Giuntoli non viene”

di Giovanni Vasso -

MAURIZIO SCANAVINO CEO JUVENTUS


Juventus, la rivoluzione può attendere. L’amministratore delegato Maurizio Scanavino blinda Allegri, allontana Giuntoli e rampogna i tifosi a cui chiede pazienza e ancora pazienza. Intervistato a Sky, il dirigente bianconero ha rivelato che il tecnico livornese “non è mai stato in discussione”. E ha aggiunto: “C’è totale condivisione di tutti quelli che sono gli scenari futuri, mercato, gestione sportiva, organizzazione all’interno di un quadro economico-finanziario della società ancora piuttosto complicato”. Scanavino sottolinea gli “incontri o contatti quotidiani con Allegri” e fa luce sui rapporti tra la società e l’allenatore: “In questi mesi abbiamo attraversato insieme questa bufera e il nostro rapporto nato solo pochi mesi fa si è consolidato in tempi molto rapidi. Non sono mancati momenti di confronti, in rari casi anche accesi, però sempre con la volontà di critica costruttiva, spesso autocritica, con la volontà di fare il meglio per la squadra, i giocatori e la società”. Per il Ceo juventino, la stagione – tutto sommato – non è da buttare. Appesantita com’è stata dal balletto delle penalizzazioni, la ridda delle inchieste e le delusioni sul campo: “Non dobbiamo dimenticare la situazione che abbiamo vissuto all`interno della quale, tutto sommato, abbiamo operato bene non solo dal punto di vista delle performance sul campo che magari in alcune occasioni potevano essere migliore ma che hanno portato al terzo posto in classifica sul campo, ad essere ad un passo dalle finali di due trofei considerando un inizio di stagione non eccellente così come un finale di stagione in cui c`è stato il crollo legato a situazioni psicologiche”.

Si riparte da Allegri e da una società che è ancora in fieri: “Partirei da qualche tempo fa. Due giorni dopo la mia nomina e di Ferrero ci siamo trovati con 15 punti di penalizzazione e l`inibizione del direttore sportivo Cherubini. In una situazione di emergenza abbiamo creato un gruppo di lavoro con Calvo Chief Football Officer e la promozione di Manna dalla Next Gen che ha lavorato molto bene. Questo gruppo di lavoro ha lavorato al di là di specifiche responsabilità che in quel momento non potevano essere molto chiare. L’esito più positivo di questa fase è stata proprio la performance di Giovanni che al pari di alcuni giocatori saliti dalla Next Gen in prima squadra ha dimostrato di aver grandi capacità. Da oggi possiamo dire che sarà lui a prendere in mano la responsabilità e il mercato che ci aspettano nei prossimi mesi. Lasciando a Calvo che oggi aveva un ruolo piuttosto ampio anche sul mercato, la parte più manageriale in relazione all’azienda come garante di tutti gli aspetti di perimetro economico della parte sportiva”.
Non da Giuntoli, che non verrà. Almeno adesso. Il nodo con la società di De Laurentiis non s’è sciolto e il ds napoletano resterà ancora un anno all’ombra del Vesuvio: “Giuntoli ha un contratto con il Napoli ancora per un anno. Non sarebbe corretto nei confronti del Napoli e di Giuntoli commentare ulteriormente. Abbiamo bisogno oggi di aver dei punti fermi, persone in carica al 100% con totale responsabilità per procedere rapidamente verso il futuro lasciandoci alle spalle i momenti di incertezza”.

Infine, l’appello ai tifosi. “Comprendiamo il malumore”. E dunque: “Anche loro sono stati sicuramente sulla nostra stessa barca, hanno avuto un’altalena emotiva in questo periodo particolare. La Juve viene da un periodo di successi straordinari. Questa situazione non ha aiutato ad avere le soddisfazioni che dal punto di vista dei risultati avremmo voluto avere. Bisogna stare coi piedi per terra pensando al futuro”. Quindi la mazzata al popolo degli #AllegriOut: “Siamo riusciti con questa conferma, non necessaria, di Allegri a mettere dei punti fermi. Abbiamo chiuso le situazioni giudiziarie in Italia. L’allenatore è la persona più adatta a darci continuità su tutti gli aspetti della parte sportiva”.


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