Khan Yunis nella morsa israeliana Iran contro Usa
Sono proseguite le operazioni dell’esercito israeliano nella zona occidentale di Khan Yunis, nel sud della Striscia di Gaza. Lo ha fatto sapere il portavoce militare, secondo cui “sono stati uccisi oltre 30 terroristi” ed è stato “rafforzato il controllo dell’area con raid sulle infrastrutture terroriste, i cecchini e pattuglie”. Tre soldati riservisti dello Stato ebraico, tra cui un ufficiale superiore, sono morti in battaglia. L’emittente araba al-Jazeera ha annunciato che due suoi giornalisti sono rimasti gravemente feriti nell’enclave palestinese. Sono il fotografo Ahmad Matar e il corrispondente Ismail Abu Omar, a cui è stato amputato il piede destro. Per il movimento di resistenza islamica, si tratta di “un ripetuto comportamento terroristico sionista volto a scoraggiare i giornalisti nel riportare i crimini dell’occupazione”.
Notte di bombardamenti israeliani nel sud del Libano e lanci di razzi da parte di Hezbollah in Alta Galilea. “La vittoria di Israele in questa guerra sarebbe una minaccia per tutti i paesi della regione e soprattutto per il Libano, ecco perché si è aperto questo fronte”, ha dichiarato il leader del movimento sciita, Hassan Nasrallah.
Nasrallah ha ribadito che la resistenza armata cesserà di sparare sulle postazioni israeliane in Alta Galilea quando “Israele cesserà i suoi attacchi sulla Striscia di Gaza a seguito di un accordo completo con le forze della resistenza palestinese”. I suoi uomini sono pronti a resistere all’offensiva. Tel Aviv ha preparato un piano che prevede l’evacuazione dei civili lungo la costa di Gaza e l’ha presentato all’Egitto. L’ufficio umanitario delle Nazioni Unite (Ocha) non ha ricevuto alcuna comunicazione in merito da parte di Israele e non parteciperebbe alle operazioni. Lo ha detto Jens Laerke, portavoce dell’Ocha.
L’Iran si scaglia contro gli Usa. “Non hanno l’onestà di aiutare a trovare una soluzione politica che metta fine alla guerra a Gaza”, ha attaccato il ministro degli Esteri dell’Iran, Hossein Amirabdollahian, in occasione di un incontro a Doha con il collega e primo ministro del Qatar, Mohammed bin Abdulrahman bin Jassim Al-Thani. “Washington afferma di non volere l’allargamento del conflitto di Gaza nella regione, mentre continua a fornire supporto militare al regime sionista, che viene usato per attaccare e uccidere la popolazione palestinese”, ha continuato Amirabdollahian.
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