Esteri

Kiev nega la visita all’Aiea alla centrale di Zaporizhzhia: “Vogliono legittimare l’occupazione russa”

di Davide Romano -


Il governo ucraino nega ancora l’accesso al direttore generale Rafael Mariano Grossi. Dietro la richiesta dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica si celerebbe una manovra politica di Mosca

L’Ucraina nega al capo dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea) la visita alla centrale nucleare di Zaporizhzhia occupata dalle forze russe. Da settimane il direttore generale dell’Aiea, Rafael Mariano Grossi, chiede di poter visitare la più grande centrale d’Europa per verificare la messa in sicurezza degli impianti e di oltre 30 mila chilogrammi di uranio e plutonio arricchito. “Stiamo lavorando per inviare una missione di esperti alla centrale nucleare di Zaporizhzhia. La più grande centrale nucleare d’Europa è attualmente disconnessa. L’Ucraina ci ha chiesto, noi andremo là”, aveva twittato ieri il direttore generale dell’Aiea. Ma il governo ucraino, attraverso una comunicazione di Energoatom, l’azienda di Stato che si occupa della gestione delle quattro centrali nucleari attive nel Paese e del disarmo dei tre reattori superstiti della centrale di Chernobyl, ha smentito categoricamente: “L’ Ucraina non ha invitato Grossi a visitare la centrale di Zaporizhzhia e si è rifiutata di fargli fare una visita del genere in passato. La visita alla centrale sarà possibile solo quando l’ Ucraina riprenderà il controllo del sito”.

Il governo di Kiev vede nella visita dell’Aiea una sorta di legittimazione dell’occupazione russa del sito. “Consideriamo questo messaggio del capo dell’Aiea come un altro tentativo di arrivare alla centrale di Zaporizhzhia con qualsiasi mezzo per legittimare la permanenza degli occupanti e di fatto per approvare tutte le loro azioni. Con conclusioni del tipo ‘la stazione continua a funzionare in sicurezza, lo sfondo delle radiazioni è normale, non ci sono perdite di radiazioni, i materiali nucleari sono tenuti al sicuro’”. Energoatom arriva anche ad insinuare un possibile atteggiamento “filorusso” dell’Aiea. L’azienda ucraina ricorda come la perdita di collegamento e trasmissione dati tra la centrale di Zaporizhzhia e l’Aiea, sia stata “causata dagli occupanti russi, che hanno tagliato fuori l’operatore ucraino Vodafone a Energodar”. Energoatom ipotizza un gioco di sponda tra Mosca e l’Agenzia per l’energia atomica: “È molto probabile che la parte russa, con il previo consenso dell’Aiea, si sia assicurata che l’Agenzia ‘perdesse il controllo’ e l’accesso alle informazioni, in modo che il direttore generale dell’Aiea avesse un motivo per venire alla centrale. Come sapete un quarto della dirigenza dell’Aiea, circa 100 persone, è russo. E anche il vice di Grossi, il capo del Dipartimento per l’energia nucleare Mikhail Chudakov, è cittadino russo. Si ricorderà inoltre che le precedenti visite di Grossi in Ucraina sono state inutili. Sulla via del ritorno, dopo aver visitato la centrale nucleare dell’Ucraina meridionale, è andato a incontrare il capo di Rosatom (azienda russa del nucleare, ndr) e insieme hanno ‘riferito’ al mondo quanto fosse buono tutto alla stazione di Zaporizhzhia”.

Insomma sulla possibile visita dell’Aiea a Zaporizhzhia gli ucraini gridano quasi al complotto, vedendo dietro le mosse del direttore Grossi addirittura la longa manus di Mosca. Dal canto suo il ministro della Difesa russo, Sergej Shoigu, ribadisce il normale funzionamento della centrale: “La più grande centrale nucleare d’ Europa, la centrale nucleare di Zaporizhzhia, che è in grado di generare fino alla metà della capacità totale di generazione nucleare dell’Ucraina, sta funzionando normalmente”. Come riporta la Tass, Shoigu ha anche osservato che “continua il funzionamento ininterrotto di 33 miniere di carbone, due giacimenti di petrolio e 14 giacimenti di gas che sono passati sotto il controllo delle Repubbliche popolari di Lugansk e Donetsk durante l’ operazione militare speciale”.


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